La Sardegna continua a bruciare, Solinas: “In fumo 20mila ettari”

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“Un dramma di proporzioni enormi”. Così il presidente della Regione Sardegna Christian Solinas commenta i roghi che hanno colpito la provincia di Oristano mandando in fumo “ettari ed ettari” di territorio e “cancellando secoli di storia ambientale e paesaggistica”. La situazione è drammatica, ieri la Regione – che brucia da almeno 60 ore –  ha dichiarato lo stato di calamità e il governatore si appresta a chiedere al premier Mario Draghi che una quota del Pnrr sia subito destinato a un grande progetto di riforestazione che rimargini queste terribili ferite”.

Solinas sottolinea che non è ancora possibile fare una stima esatta dei danni: il bilancio provvisorio parla di 1.500 persone sfollate, oltre 20mila ettari di territorio, di boschi, oliveti e campi coltivati sono ridotti in cenere, diverse aziende agricole devastate e case danneggiate.

Per domare i roghi sono in campo dieci squadre a terra dei vigili del fuoco, supportate da 5 canadair, oltre a due velivoli inviati dalla Francia e altrettanti dalla Grecia, arrivati dopo la richiesta di aiuto inviata dalla Protezione civile ai Paesi Ue. Le operazioni di spegnimento del gigantesco incendio, rese particolarmente difficoltose ieri dal forte vento di scirocco, sono riprese alle 6 di questa mattina. Dopo aver ridotto in cenere il Montiferru e le campagne attorno al Grighine, i roghi  minacciano ora Macomer. Durante la notte l’intera area è stata tenuta sotto controllo via terra per garantire la massima sicurezza sul territorio e il supporto a tutti i comuni coinvolti.