Dramma della disperazione: poco più che 20enne si getta nel vuoto in Altopiano

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Ha scelto l’alba di una giornata d’estate per farla finita un altro giovane vicentino, che non ha colto le molteplici possibilità alternative che tante associazioni offrono, oltre alla cerchia di amici e familiari. Un nuovo gesto estremo sull’Altopiano si è registrato stamattina sul ponte della Valgadena, viadotto che collega i comuni montani di Foza ed Enego, a distanza di cinque mesi da un atto analogo.

A lanciarsi nel nuovo, secondo le prime informazioni raccolte dai carabinieri, è stato un giovane vicentino di 22 anni, le cui generalità rimangono sotto riserbo come sempre in questi drammatici casi, in rispetto del dolore di una famiglia, avvertita nelle ore successive della tragedia.

Anche oggi di prima mattina, come ogniqualvolta viene segnalata un’automobile lasciata in sosta nelle vicinanze del ponte, è stata avvertita la macchina dei soccorsi per organizzare una ricognizione sotto la struttura, nota per la pratica del bungee jumping. Uno dei più alti in Europa, e per questo purtroppo più volte scenario di capitoli neri come quello odierno, in cui ha perso deliberatamente la propria vita un ragazzo del ’99. Residente in una località dell’area bassanese.

Sul posto si sono diretti i carabinieri della compagnia di Thiene, i colleghi dell’Arma della sezione forestale e i vigli del fuoco giunti dal distaccamento di Asiago, per le operazioni di recupero della salma del giovane. Successivamente si è proceduto alla fase più dolorosa, quella della comunicazione ai familiari, ignari fino a metà mattinata delle intenzioni suicide concretizzate dal congiunto. Il salto nel vuoto sarebbe stato spiccato all’alba, senza nessun testimone.

Ricordiamo ancora una volta a chi si trova a vivere una fase difficile della propria esistenza che esistono molteplici possibilità di aiuto, ascolto e sostegno offerte da associazioni che conoscono i problemi legati ai disagi personali che possono toccare a chiunque. L’invito per chi dovesse trovarsi in difficoltà temporanea o in condizioni psicologiche di instabilità emotiva è di contattare liberamente e anonimamente gli operatori del numero unico attivi 24 ore su 24, come Progetto InOltre (800.334.343) e Fondazione Di Leo (800.168.768). Risponderanno persone qualificate che potranno prospettare possibili alternative e percorsi già sperimentati in questi anni recenti con ottimi riscontri.