Maltempo: morti nel Palermitano e nell’Agrigentino. Conte in Sicilia. Salvini in Veneto

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...

Dopo il nordest e la Liguria, dove anche oggi resta allerta arancione per il maltempo, è la Sicilia, nelle ultime ore, a essere flagellata dalle piogge che nel Palermitano e nell’Agrigentino hanno fatto esondare i corsi d’acqua e il bilancio è pesantissimo: 12 le persone che hanno perso la vita, un disperso.

“Sto partendo per la Sicilia, dove il maltempo ha causato molte vittime”. Lo annuncia su Twitter il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. “Sono in continuo contatto con il dipartimento della Protezione civile per avere costanti aggiornamenti anche sulla drammatica situazione nelle Regioni del Nord”, aggiunge.

Intanto il ministro dell’Interno Matteo Salvini accompagnato dal Presidente del Veneto Luca Zaia sta effettuando un sopralluogo, in elicottero, sul bellunese martoriato dal maltempo eccezionale dei giorni scorsi. Salvini è giunto alla caserma dei vigili del fuoco di Mestre dove è decollato con un elicottero – visto che è impossibile visitare i tanti luoghi per di più difficili da raggiungere con altri mezzi – per sorvolare le zone martoriate dalla furia degli elementi.

Ci sono decine di frane, strade interrotte, località famose per la loro bellezza cancellate e boschi plurisecolari stappati dalle intemperie. Al termine del volo Salvini e Zaia terranno un punto stampa.

Secondo le stime di Coldiretti e Federforeste l’ondata di piogge e i forti venti hanno provocato “la strage di 14 milioni di alberi compromettendo l’equilibrio ecologico e ambientale di vaste aree montane e mettendo a rischio la stabilità idrogeologica. “La situazione è pesante, apocalittica” ha detto a Belluno il capo della Protezione civile Angelo Borrelli.

A Venezia sono stati registrati, oggi, 105 centimetri di acqua alta sul medio mare che hanno ‘invaso’ l’8% della città a cominciare da Piazza San Marco che è una delle aree più basse. Il dato è stato diffuso dal Centro maree del comune. Si tratta di una marea sostenuta pari a codice ‘giallo’. Le previsioni indicano sempre per la mattinata di domani un’acqua alta a 120 ma il dato potrebbe variare.

Il Dipartimento della Protezione Civile ha esteso l’allerta arancione in sei Regioni: Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Sicilia, sui versanti jonico e tirrenico meridionale della Calabria e sui bacini sud-occidentali e centro-meridionali della Sardegna. La decisione è stata presa dopo lo spostamento della perturbazione dalla Tunisia verso l’Italia, che favorirà un graduale peggioramento delle condizioni meteo.