Napoli, agguato all’entrata di una scuola. Ucciso un uomo, ferito il figlio

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Un uomo di 57 anni, Luigi Mignano, è morto e il figlio 32enne Pasquale è rimasto ferito alle gambe in un agguato a Napoli  nel quartiere di San Giovanni a Teduccio. Accanto alla vittima, considerata vicina al clan Rinaldi, è stato ritrovato lo zaino di un bambino di tre anni, molto probabilmente nipote dell’uomo ucciso. I colpi di pistola sono stati esplosi da due persone a bordo di uno scooter nero.

L’agguato è avvenuto in pieno giorno, durante l’orario di scuola. I sanitari non hanno potuto far altro che constatare il decesso dell’uomo. Luigi Mignano conta diversi precedenti per estorsione, droga e anche 416 bis. Il figlio non avrebbe invece precedenti, ma solo violazioni al codice stradale. I due avrebbero percorso pochi metri visto che la loro casa è poco distante dal luogo dell’agguato, in via Ravello. Le indagini proseguono e lo scenario potrebbe apparire più chiaro quando sarà sentita l’altra persona coinvolta nell’agguato, il figlio della vittima, ora ricoverato in ospedale ferito alle gambe e papà del piccolo che sarebbe stato presente alla sparatoria.

I colpi sono stati uditi da molti dei ragazzini che in quel momento stavano entrando nell’istituto scolastico e il panico si è diffuso in un attimo tra le mamme che hanno preso in braccio i figli cercando riparo dietro le auto in sosta. “Fino a stamattina eravamo fiduciosi che la situazione fosse migliorata, poi un agguato davanti ad un bimbo di tre anni ci ha fatto capire che la ferocia è aumentata“, ha commentato padre Modesto Bravaccino.

Un anno fa il sacerdote mostrò un proiettile che era finito nel campetto dell’oratorio della sua chiesa, a due passi da luogo dell’agguato odierno. “Da quel giorno si è sparato tanto ma nessun omicidio, oggi in questa zona c’erano mamme, bimbi che andavano a scuola, anziani che stavano venendo a messa”, ha aggiunto. L’agguato rientra nella guerra tra clan che si è scatenata per il controllo del territorio e le piazze di spaccio tra  i Mazzarella e i Rinaldi. Un contrasto armato, che grazie a numerose alleanze, dalla zona orientale di Napoli si e’ trasferita nel centro della città, ovvero ai Decumani e a Forcella dove i Rinaldi sono alleanti dei Sibillo e i Mazzarella dei Buonerba.