Omicidi Sarzana e Vicenza, Cartabia manda gli ispettori e chiede accertamenti

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Zlatan Vasiljevic 42enne bosniaco che mercoledì a Vicenza ha ucciso due donne aveva diversi episodi di violenza domestica alle spalle. La prima vittima di Vasiljevic si pensa che sia stata la sua compagna Gabriela Serrano, 36enne venezuelana residente a Rubano. L’uomo le avrebbe sparato un colpo alla nuca e con il suo cadavere in auto si sarebbe recato dalla sua ex moglie Lidija Miljkovic, per uccidere anche lei.

Dopo averla attesa all’ingresso di un quartiere residenziale di Vicenza, la Gogna, dove Lidija Miljkovic lavorava come domestica in una villa, Vasiljevic l’ha uccisa con diversi colpi di pistola. Poi la fuga e la folle corsa sulla tangenziale. Nel pomeriggio i carabinieri hanno rinvenuto l’auto dell’uomo tra le due gallerie in direzione Padova: all’interno il corpo senza vita di Gabriela Serrano e quello dello stesso killer morto suicida.

Il ministro della Giustizia Marta Cartabia ha chiesto all’ispettorato di avviare approfondimenti dato che Zlatan Vasiljevic aveva già minacciato di morte una delle due donne.

Anche sul caso del mancato arresto di Daniele Bedini, dopo che era diventata definitiva la sua condanna a tre anni di reclusione per rapina aggravata, la ministra della Giustizia Marta Cartabia ha chiesto ai suoi ispettori di avviare approfondimenti a fronte delle notizie di stampa. Daniele Bedini, falegname di 32 anni arrestato per l’omicidio di Nevila Pjetri, la prostituta di 35 anni il cui corpo è stato trovato domenica sul greto del torrente Parmignola a Marinella di Sarzana e indagato anche per l’omicidio di Camilla, la trans uccisa il giorno dopo a 3 km di distanza dal luogo di ritrovamento del primo cadavere.

L’uomo avrebbe dovuto trovarsi in carcere già da quattro mesi, dopo che a febbraio la Cassazione aveva convalidato la condanna. Sul mancato arresto sono stati attivati accertamenti interni anche al tribunale di Massa.