Omicidio Chiara Ugolini: si è impiccato in carcere il presunto assassino

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Potrebbe rimanere un giallo il movente dell’assassinio di Chiara Ugolini, la 27enne uccisa il 5 settembre scorso nel suo appartamento a Calmasino di Bardolino, in provincia di Verona. Il suo presunto assassino, Emanuele Impellizzeri, si è infatti tolto la vita impiccandosi in carcere a Verona. La scoperta del suicidio risale alle 5:30, di questa mattina. Proprio oggi Impellizzeri avrebbe dovuto essere interrogato.

Arrestato il 6 settembre Impellizzeri, originario di Catania, era vicino di casa di Chiara Ugolini e dopo essersi dato alla fuga in sella alla propria motocicletta, era stato intercettato lungo l’autostrada del Sole nei pressi di Firenze. Davanti ai magistrati si era sempre avvalso della facoltà di non rispondere.

Proprio recentemente, era stato trasferito dal carcere fiorentino di Sollicciano a quello veronese di Montorio, dove è stato trovato impiccato in cella. A riportare la notizia del gesto di Impellizzeri è stato il segretario nazionale della Uilpa Polizia Penitenziaria, Gennarino De Fazio.

La dinamica dell’omicidio di Chiara. La giovane era sola in casa al momento del delitto: aveva staccato dal lavoro alle 14 e proprio il suo mancato rientro in servizio nel pomeriggio, aveva impensierito il compagno che, recatosi a casa della donna, l’ha trovata riversa sul pavimento. Gli inquirenti hanno sempre caldeggiato l’ipotesi di un’aggressione a sfondo sessuale, finita in tragedia forse proprio per la resistenza di Chiara. Quando è stato fermato Impellizzeri, oltre ad essere sporco di sangue, presentava graffi al volto, segni evidenti di una colluttazione. L’uomo, che era uscito dal carcere solo lo scorso giugno, si era introdotto nell’appartamento arrampicandosi dal piano inferiore, salendo su un terrazzino.