Omicidio Elena, il padre: “Martina è un mostro”

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Il padre di Elena, Alessandro Del Pozzo, parla dell’uccisione della figlia di 5 anni per mano della madre Martina Patti: “Sono distrutto e mi sento un vuoto dentro incolmabile. Ho sempre promesso a mia figlia che l’avrei tenuta al sicuro come ogni buon padre farebbe, avrei dato la vita al posto suo. Un omicidio in cui ci si crea pure un alibi e si occulta il corpo non può essere un raptus di pazzia. Martina è un mostro, non meritava una figlia come Elena, speciale e unica in tutto”.

L’uomo attraverso un un messaggio affidato alla sorella Vanessa prosegue: “Non potevo mai e, dico mai, pensare che l’avrei dovuta proteggere proprio da sua madre. Tutti parlano dell’amore della mamma, ma nessuno parla mai dei sacrifici che fa un papà. Elena vive ogni giorno dentro il mio cuore”.

Ancora: “Ho sentito parlare di pazzia e di gelosia morbosa ma non ho sentito parlare di cattiveria e di sadismo. Come si può reputare un raptus quello che ha fatto Martina? È stato un omicidio premeditato e studiato in ogni particolare. I momenti di pazzia sono susseguiti da momenti di lucidità. Non si è nemmeno pentita di aver ucciso la bambina, anzi ha messo Elena dentro dei sacchi della spazzatura, l’ha sotterrata, si è ripulita e ha ripulito, ha inventato un sequestro creandosi un alibi e ha colpito la sua macchina per inscenare un’aggressione! 24 ore di bugie”.

Il padre di Elena, il 24enne Alessandro Del Pozzo, si è subito recato sul luogo dove è stato ritrovato il corpo senza vita della bimba, a Mascalucia (Catania). Disperato è stato consolato dai parenti. L’uomo era stato arrestato per rapina nel 2020, ma poi assolto. Lui e la madre di Elena, Martina Patti, non stavano più insieme da tempo. Nel luogo dove è stato ritrovato il corpo della bambina, in via Turati, a Mascalucia, infatti, Alessandro Nicodemo si è recato in compagnia della sua nuova compagna.