Open Arms, ancora migranti in mare: secondo la Ong la situazione a bordo è fuori controllo

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Dopo 19 giorni in mare, potrebbe arrivare la svolta nella vicenda della Open Arms. A quanto si apprende, le persone ancora a bordo della nave della Ong potrebbero essere portate in Spagna dalla nave Dattilo della Guardia Costiera.

La tensione sulla nave è ormai altissima: molti migranti si sono gettati in acqua per tentare di raggiungere a nuoto la riva di Lampedusa, distante circa 700 metri. Sono statti recuperati e portati al molo di Lampedusa. Già in mattinata un uomo si era buttato in acqua ed era stato recuperato dalla Guardia Costiera, replicando quanto accaduto anche nei giorni scorsi.

“La situazione è fuori controllo”, ha scritto la Ong su Twitter. “Inizia così il 19esimo giorno di sequestro”, ha commentato invece il fondatore della Ong Oscar Camps, che ha ribadito: “A bordo c’è ormai una situazione insostenibile”. Ieri sera, altri nove migranti sono stati fatti sbarcare dalla Open Arms: otto per motivi di salute, una donna per accompagnare il marito.

E nonostante la situazione stia sfuggendo di mano,  il ministro dell’Interno Matteo Salvini esulta per la decisione della Spagna di accogliere i migranti: “Ong spagnola, nave spagnola, porto spagnolo. E’ giusto così. La coerenza e la fermezza italiane pagano. Non siamo più il campo profughi d’Europa”, ha aggiunto Salvini.

Intanto il sindaco dell’isola siciliana Salvatore Martello tuona: “A Lampedusa sbarcano migranti tutti i giorni, ma giornali e i politici intervengono solo quando entrano in ballo le Ong”, ha commentato a Tgcom24. “Nessuno affronta davvero il problema migrazione in Italia – continua Martello – Toninelli vuole trasferire le persone a bordo in Spagna? Sono solo dichiarazioni da campagna elettorale”.

Sul problema della Open Arms il governo di Madrid, ha assicurato un intervento “nelle prossime ore”, come ha dichiarato il ministro della Difesa spagnolo Margarita Robles secondo quanto riferisce il quotidiano ‘La Vanguardia’. La Robles ha sottolineato che si tratta di una situazione di “emergenza umanitaria” e che la Spagna “non guarderà dall’altra parte come sta facendo il ministro Matteo Salvini”. Il ministro ha inoltre invitato la Commissione europea ad affrontare la questione nella prossima riunione del Consiglio europeo dei ministri dell’Interno.