Roma. Due autobus a fuoco nel giro di poche ore. Procura: “Rischio incolumità pubblica”

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Allarme autobus a Roma. Nel giro di poche ore sono andati a fuoco due mezzi dell’Atac, uno in centro ed uno in periferia. Sale di conseguenza la polemica sullo stato dei mezzi pubblici nella capitale.

Il primo incendio è avvenuto questa mattina, in pieno centro, a via del Tritone. Un autobus ha preso fuoco a causa di un corto circuito e per l’esplosione di uno pneumatico. Momenti di panico fra i passeggeri, un denso fumo nero nella zona circostante mentre i vigili del fuoco spegnevano il rogo, che ha distrutto il mezzo pubblico. Una passante, una commessa che stava andando a lavoro, è stata investita dalle fiamme ed è rimasta lievemente ustionata. Danneggiato anche un negozio.

L’Atac per questo rogo ha avviato un’indagine interna, la vettura era considerata ‘vecchia’, con 15 anni di vita alle spalle. Il Pm indaga, a rischio l’incolumità pubblica, si valuta se allargare inchiesta ad altri roghi di mezzi Atac.

Intanto nel primo pomeriggio un altro autobus è andato a fuoco in via di Castel Porziano. In questo caso non ci sono stati feriti. Le opposizioni intanto attaccano la giunta Raggi sul trasporto pubblico ‘allo sbando’.

I sindacati lanciano l’allarme: “Le condizioni in cui operano i bus sono condizioni estreme, a conoscenza di tutti e più volte denunciate anche da noi. Si fa la manutenzione possibile con le risorse disponibili, il concordato preventivo però ha bloccato tutto. Questa città necessità di mezzi nuovi, perché quelli che ci sono, sono vecchissimi, la flotta più ‘antica’ di Europa, e da qui derivano questi problemi. Il servizio che si presta ai romani non è più all’altezza della città. I cittadini esasperati alla fine se la prendono con gli autisti”. Così il segretario della Filt Cgil Roma e Lazio Eugenio Stanziale.

“E’ l’ennesimo autobus che prende fuoco in città, stimiamo che oramai ci sia un caso del genere al mese – gli fa eco Michele Frullo, dell’Usb – Questo è dovuto alla vetustà dei mezzi di Atac, che crea disagi a utenti e lavoratori.