Roma, esplosione al distributore di Gpl: diversi feriti, due in pericolo di vita

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Prima la spaventosa esplosione, poi una nuvola di fuoco e un boato fortissimo. Mattinata di terrore a Roma dove un deposito di gas di un distributore di benzina e gpl, in via dei Gordiani 34, al Prenestino, è saltata in aria alle 8.18 causando molti danni e diversi feriti. Trentasei, secondo le informazioni fornite dalle Asl e dall’Ares 118, tra vigili del fuoco, operatori del 118 e forze dell’ordine. Sono stati trasferiti in nove diverse strutture della capitale per ustioni, intossicazioni e traumi di vario genere. Le persone ferite gravemente sono sei.  Due di queste sarebbero in fin di vita con ustioni sul 55% e sul 25% del corpo e con un barotrauma dovuto allo spostamento d’aria causato dall’esplosione.

Gravi danni anche agli edifici circostanti: a causa dell’onda d’urto, sono andati in frantumi i vetri delle case e sto stati danneggiati gli intonaci dei diversi palazzi, mentre le fiamme hanno raggiunto anche un deposito giudiziario, alimentando ulteriormente il rogo in una reazione a catena. 50 in tutto le persone evacuate.

L’esplosione, ha detto il questore della Capitale Roberto Massucci, sarebbe stato causato da un “incidente nella fase di scarico del Gpl”. Stando a quanto si sa ora, sarebbe partito tutto da un’autocisterna che aveva appena terminato le operazioni di scarico del Gpl nella pompa di benzina. Il mezzo pesante, durante una manovra, avrebbe urtato un tubo utilizzato per lo scarico, causando una prima fuga di gas e poi alla prima forte esplosione. A quel punto sono intervenute forze dell’ordine e pompieri per tentare di spegnere l’incendio scaturito, ma a loro volta sono state investite da una seconda deflagrazione, ancora più forte della prima. Probabilmente – queste le prime ipotesi – causata dall’estendersi delle fiamme dalla pompa di benzina alle aree circostanti, in particolare a un deposito di materiali ferrosi e al parcheggio del 118 San Paolo della Croce. Qui sarebbero esplose diverse bombole d’ossigeno, sventrando un’ambulanza.

La Società Italiana di Medicina Ambientale lancia l’allarme sui “rischi per la salute da inalazione di gpl”. Il gas può provocare nausea, vertigini, disturbi neurologici, perdita di coscienza fino all’asfissia. Rischi resi ancor più pericolosi dal fatto che è ovviamente incolore e può accumularsi in cortili e locali interrati, potenzialmente micce per nuove esplosioni. Se poi c’è stato un contatto diretto con il liquido, il rischio è di ustioni da freddo e gravi lesioni cutanee.