Saltano i funerali dell’ultrà della lazio Fabrizio Piscitelli. Erano previsti questa mattina

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Niente funerali privati oggi per Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik, ultrà della Lazio ucciso mercoledì scorso con un colpo di pistola alla nuca mentre si trovava nel Parco degli Acquedotti a Roma.

Le esequie erano state fissate dalla questura alle 6 al cimitero Flaminio. Secondo quanto si apprende la famiglia nella notte verso le 4 si è recata al Policlinico di Tor Vergata per una breve visita alla sala all’obitorio ma dopo pochi minuti è andata via senza ritirare la salma per condurla al cimitero, dove il questore Carmine Esposito aveva disposto un rito in forma privata per motivi di sicurezza. Uno schieramento di forze dell’ordine e’ presente con uomini e mezzi al Policlinico Tor Vergata e al cimitero Flaminio.

I familiari della vittima da giorni manifestano la loro contrarietà alle esequie private. Ieri il Tar aveva respinto il ricorso della famiglia dell’ex capo degli Irriducibili per sospendere il provvedimento firmato dal questore in cui si vietano i funerali in forma pubblica “per motivi di ordine e sicurezza”. Così i familiari avevano annunciato che avrebbero disertato la funzione “imposta” alle 6 al cimitero Flaminio.

“Faccio appello a tutte le persone che gli volevano bene e intendevano dargli l’ultimo saluto di non presentarsi domani all’alba al cimitero Flaminio. Solo così possiamo rendergli giustizia e stringerci insieme in un unico dolore”: queste la parole della moglie.

Una delle due figlie, Ginevra, ha spiegato che: “Il nostro obiettivo non era nessun funerale di Stato, bensì un funerale normale dove potevamo dare un saluto a mio padre alla luce del sole, sostenuto da tutti i suoi amici e parenti”.

Questa invece la posizione del questore di Roma, Carmine Esposito: “L’obiettivo dell’ordinanza è di evitare che ci possano essere delicati problemi legati alla sicurezza o all’ordine pubblico. La mia intenzione non è assolutamente quella di interferire con la cerimonia religiosa o di negare questo momento ai familiari”.

Al momento il corpo di Piscitelli è rimasto all’obitorio, mentre la famiglia farà un nuovo ricorso.

Intanto, proseguono le indagini dei poliziotti della Squadra Mobile per rintracciare l’uomo vestito da runner che mercoledì sera ha premuto il grilletto esplodendo il colpo di pistola alla testa che ha ucciso il 53enne. Verrà riascoltato nei prossimi giorni l’autista di Piscitelli che era seduto accanto a lui sulla panchina. Dopo lo sparo l’uomo per paura si era allontanato, ma è stato poi rintracciato e ascoltato dagli investigatori. L’uomo lavorava per Diabolik da circa dieci giorni, in sostituzione di un’altra persona. Restano per ora inaccessibili i tre cellulari di Piscitelli, ancora bloccati da pin finora sconosciuti.

Altri elementi potrebbero arrivare dall’analisi dei tabulati telefonici da cui potrebbero emergere dettagli su chi aveva dato appuntamento alla vittima nel parco. Gli investigatori stanno inoltre ricostruendo le fasi precedenti all’omicidio, raccogliendo ulteriori immagini e allargando il raggio della zona per l’acquisizione dei filmati delle telecamere in strada.