Sbarchi senza tregua a Lampedusa: in 2000 nell’hotspot che ne contiene 400

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Continuano senza sosta gli sbarchi a Lampedusa. Nell’hotspot di contrada Imbriacola, ci sono 2.488 persone a fronte di 400 posti disponibili. Intanto, in area Sar maltese sono naufragati due barchini con a bordo subsahariani: almeno 7 i morti. Partono dalla Tunisia, dalla Libia, dal Marocco, dalla Turchia, alla volta dell’Europa: se sono fortunati, dopo giorni incrociano navi in grado di soccorrerli o lanciare allarmi; altrimenti muoiono di fame, di sete, annegano: sette sono affogati a metà strada tra Malta e l’Italia, 41 al largo del Marocco, di decine di altri non si ha neanche notizia. Lampedusa accoglie i morti e i vivi, questi ultimi ammassati in oltre 2.000 in un hotspot indegno della civiltà europea.

Salgono a 23, con un totale di 892 persone, gli sbarchi registratisi nella sola giornata di ieri. Un barchino con dieci migranti, fra cui sei donne, è stato bloccato a poche centinaia di metri dagli scogli di Cala Pulcin. Al largo è stato invece intercettato, e sequestrato, un natante con a bordo 35 originari di Camerun, Senegal e Guinea. Sempre negli scogli di Cala Pulcino sono stati bloccati, direttamente sulla terraferma, 14 sedicenti etiopi e sudanesi e in 48 sono stati rintracciati sulla spiaggia dell’Isola dei Conigli. L’imbarcazione, in questo caso, è stata ritrovata sull’arenile dalla guardia di finanza. Anche questi gruppi sono stati portati all’hotspot di contrada Imbriacola.

E subito dopo aver appreso dell’ennesima strage nel mediterraneo, il ministro delle infrastrutture e vicepremier Matteo Salvini ha spiegato che “I numeri di quest’anno sono inaccettabili per un paese moderno, civile e evoluto, anche perché non siamo in grado di dare assistenza a questa gente. Con tanti italiani in difficoltà non possiamo essere lasciati da soli”. Salvini ha parlato a Pordenone.