Scuola, nuova circolare: in Dad solo chi è in isolamento. Presidi: “Potenziare testing e tracing”

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Niente più Didattica a distanza in caso di contagi in classe. Ieri il governo, in una circolare firmata da Gianni Rezza, stabiliva la Dad per tutti anche con solo caso di Covid in classe ma in mattinata è arrivato il dietrofront: le classi resteranno aperte e in Dad andrà solo chi è in isolamento mentre la classe continuerà in presenza. L’esecutivo sottolinea che è questo è possibile grazie ad un potenziamento del tracciamento nelle scuole e che è stata fatta una correzione in corsa perché “garantire la partecipazione in presenza e lo svolgimento delle lezioni a scuola in assoluta sicurezza è una priorità del governo”.

Da Palazzo  Chigi fanno sapere che “Alla luce della situazione epidemiologica attuale e dopo i necessari approfondimenti, si è deciso di tornare alle precedenti regole sulla quarantena in classe. Una situazione resa possibile grazie al fatto che la struttura del commissario straordinario per l’Emergenza Francesco Figliuolo intensificherà le attività di testing nelle scuole al fine, appunto, di potenziare il tracciamento”.
La circolare esplicativa del governo spiega inoltre che la didattica a distanza scatterà con un solo positivo in classe per i bambini fino ai sei anni, con due positivi per gli alunni da 6 a 12 anni e con tre casi dai 12 anni in su. Per i ragazzi che possono vaccinarsi, sottolineano fonti dell’esecutivo, le regole restano dunque quelle attuali.

L’Associazione Nazionale Presidi (Anp) accoglie con sconcerto quest’ultima circolare e il presidente Antonello Giannelli dice: “Troviamo sconcertante che una nota sottoscritta da due ministeri sia sospesa dopo neanche 24 ore e che le disposizioni ivi contenute siano già considerate superate. Attendiamo di vedere come il Commissario Figliuolo deciderà di intervenire per rendere finalmente efficienti le Asl e far partire la campagna di testing e tracing che dovrebbe garantire la scuola in presenza. Ai dirigenti e al personale delle scuole, che hanno fatto ben più di quanto dovessero, non si deve più chiedere di sostituirsi ai funzionari dei Dipartimenti di prevenzione”.