Sequestrato il sito web di Forza Nuova, la procura di Roma avvia due indagini

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Il sito internet del movimento di estrema destra Forza Nuova è sotto sequestro. La polizia postale ha notificato il provvedimento dopo aver ricevuto disposizioni dalla procura di Roma. L’atto fa parte dell’attività di indagine in corso, avviata dai pm di Roma dopo i violenti scontri registrati lo scorso sabato nel centro della Capitale durante le proteste no vax e no Green pass guidate, in parte, da gruppi di estrema destra. Il reato ipotizzato alla base dell’oscuramento del sito di Forza Nuova è quello di istigazione a delinquere, aggravato dall’utilizzo di strumenti informatici o telematici.

Il decreto di sequestro preventivo è stato firmato dopo che sul portale è apparso un nuovo comunicato del partito di estrema destra in cui veniva data notizia di nuove proteste di piazza. “Altro che Forza Nuova. Il popolo ha alzato il livello dello scontro. E non si fermerà”, era il titolo della nota con cui si annunciavano nuove azioni violente. A firmare il comunicato erano alcuni dei leader di Forza nuova. Tra questi: il vicesegretario nazionale Giuseppe Provenzale, il leader dell’area nord est Luca Castellini, il coordinatore del sud Davide Pirillo.

Nell’atto di notifica della polizia postale compaiono anche le motivazioni alla base del sequestro. Nel provvedimento si spiega che gli autori del comunicato “istigavano pubblicamente a commettere una pluralità di delitti e contravvenzioni“. Secondo i pm romani, che indagano per istigazione a delinquere in concorso, “gli indagati svolgono mediante l’utilizzo del web un’attività di condivisione e giustificazione e dunque di esaltazione e incitamento alla commissione di reati connotati da violenza“. Per queste ragioni la Procura ha disposto il sequestro dell’intero sito con la rimozione anche dai risultati dei motori di ricerca.

Sono 12 le persone arrestate dopo gli scontri di sabato nella Capitale. La procura di Roma sta indagando su due livelli. Il primo è quello relativo all’assalto alla storica sede della Cgil a Roma. I pm stanno cercando di individuare tutti gli organizzatori dell’attacco. L’altro livello delle indagini si concentra invece sulle violenze di piazza, e in particolare su chi ha partecipato materialmente agli attacchi alle forze dell’ordine, tra le quali sono rimaste ferite 38 persone. I pm stanno cercando di identificare i partecipanti con un ruolo dalle tante immagini disponibili, specie chi ha dichiarato di voler “occupare il Parlamento” nello stile dell’assalto al Congresso Usa del 6 gennaio.

Intanto in Parlamento si assiste a una vera e propria guerra di mozioni. Il Pd ne ha presentata una per chiedere al governo Draghi di “sciogliere Forza Nuova e le altre formazioni che si richiamano al fascismo“. Si tratta di una mozione che ha subito ottenuto il consenso del M5s, ma un “no” secco è arrivato dall’intero arco del centrodestra che ha rilanciato proponendo proponendo al centrosinistra di votare un’altra mozione “contro tutte le realtà eversive“. Giorgia Meloni punta il dito contro il Pd insinuando che il vero intento dei dem sia quello di “far fuori Fratelli d’Italia, che ora è il primo partito”. Ecco perché chiede al Pd di votare anche la mozione del centro-destra.