Sorelle sfigurate con l’acido a Napoli: si costituisce la giovane zia

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Svolta nelle indagini sulle due sorelle di 24 e 17 anni, ustionate con l’acido a Napoli nel rione Sanità la notte tra domenica e lunedì da un gruppo di persone, tra cui tre ragazze, che erano entrate in azione in sella a tre scooter in piena notte. Gli uomini della Squadra mobile di Napoli hanno stretto il cerchio su una delle donne del gruppo, la zia di 22 anni, che di fronte alle prove schiaccianti non ha potuto negare le sue responsabilità, ammettendo l’insano gesto.

La ragazza è stata ascoltata per molte ore in questura dal pm Giulia D’Alessandro: i sospetti su di lei erano diventati molto pressanti tanto che il caso ha avuto una risoluzione-lampo. Alla base del gesto, che avrebbe potuto avere conseguenze molto più gravi, dei forti dissidi familiari che andavano avanti da tempo. Non era infatti la prima volta che le sorelle erano state minacciate.

Il primo avvertimento lo avevano ricevuto neanche un mese fa, quando la loro Smart era stata data alle fiamme. Anche i social hanno avuto un ruolo determinante nel deterioramento di rapporti mai idilliaci e poi esasperati. L’agguato con l’acido pare abbia avuto origine nell’ambito di una vicenda sentimentale, anche se non inquadrata in un tradimento. Le attività della Procura avrebbero consentito di delineare l’accaduto e il contesto familiare in cui il terribile gesto è maturato.