Torino, inchiesta Piazza San Carlo: indagati il sindaco Appendino e il capo di gabinetto della Questura

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Il sindaco di Torino Chiara Appendino e il capo di gabinetto della Questura del capoluogo piemontese, Michele Mollo, sono fra i destinatari dei provvedimenti giudiziari spiccati dalla procura nell’inchiesta sui fatti di piazza San Carlo.

“Offrirò come sempre la massima collaborazione agli inquirenti, poiché è interesse di tutta la cittadinanza che vengano ricostruiti i fatti e definite le responsabilità di ognuno”, ha dichiarato la prima cittadina torinese.

In tutto sono 20 gli avvisi notificati. Fra i destinatari degli inviti a comparire figurano anche l’ex capo di gabinetto Paolo Giordana, la dirigente comunale Chiara Bobbio, responsabile eventi dei “soggetti terzi”, e il commissario di polizia Angelo Bonzano, che la sera del 3 giugno, della finale di Champions, aveva delle responsabilità di ordine pubblico. I pm procedono per lesioni e omicidio colposo.

“Nonostante alcune gratuite polemiche alle quali questo ufficio è rimasto doverosamente estraneo, va sottolineato che le indagini sono state effettuate in tempi rapidi”. Questo il commento del procuratore di Torino, Armando Spataro, che ha aggiunto: “I tempi delle indagini sono stati condizionati solo dal dovere di procedere per i reati configurabili, anche nell’interesse delle parti offese e della cittadinanza torinese”.

“Non risultano individuate le specifiche ragioni che hanno determinato il panico collettivo tra le migliaia di persone presenti in piazza San Carlo e le conseguenti drammatiche vicende”, ha riferito ancora Spataro.

Il gruppo consigliare M5s del Comune di Torino: “Confermiamo la nostra fiducia nella magistratura che sta indagando e poniamo sempre completa fiducia nel sindaco Appendino, certi che lei sia la prima a voler accertare la verità su quanto accaduto quella tragica sera”.