Trovati a Roma i corpi senza vita di un neonato e di una donna

Macabro ritrovamento a Roma, in uno dei polmoni verdi della Capitale: a Villa Pamphilj sono stati ritrovati i corpi di un neonato di 6 mesi e di una donna, in un sacco nero, a pochi metri da quello dell’infante.

A dare l’allarme sono stati nel pomeriggio di sabato dei passanti che hanno notato il corpicino della bimba dall’età apparente di circa 6 mesi, nascosto sotto un grosso cespuglio. Personale del 118 ha provato in loco a rianimarla ma non c’è stato nulla da fare.

Poche ore dopo, ed a circa un centinaio di metri dal primo ritrovamento, è stato ritrovato il sacco con i resti della donna, che sarebbero in avanzato stato di decomposizione. Dal sacco nero spuntava un braccio e una garza bianca macchiata di sangue. Sarebbe stato proprio questo particolare ad attirare l’attenzione di un gruppo di sudamericani che stavano giocando a pallavolo a Villa Pamphili, quando il pallone è finito vicino a dove si trovavano i resti umani. A quanto avrebbero riferito i sudamericani che hanno allertato immediatamente la polizia, dal sacco contenente il cadavere proveniva un forte cattivo odore.

Secondo le prime indagini, sia la neonata sia la donna sarebbero di carnagione bianca. Sarà ora presumibilmente l’esame del Dna a chiarire se c’è un legame di parentela tra le due. L’esame potrà aiutare gli investigatori anche a risalire alla loro identità. Gli uomini della polizia che indagano sul duplice tragico giallo non escludono nessuna pista. Tra gli altri elementi al vaglio anche le telecamere di sorveglianza che puntano sulla villa.