Vaccini, ok terza dose dopo 5 mesi. Pressing delle Regioni per Super Green Pass

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...

Nella circolare del ministero della Salute ‘Aggiornamento indicazioni su intervallo temporale tra somministrazione della dose booster e completamento del ciclo primario’, in gazzetta oggi e che sarà in vigore da domani è stato aggiunto che l’intervallo minimo previsto per la somministrazione della dose ‘booster’ (di richiamo) con vaccino a m-RNA, alle categorie per cui è già raccomandata (inclusi tutti i soggetti vaccinati con unica dose di vaccino Janssen) e nei dosaggi autorizzati, è aggiornato a cinque mesi (150 giorni) dal completamento del ciclo primario di vaccinazione, indipendentemente dal vaccino precedentemente utilizzato.

 

Nel parere della Commissione tecnico scientifica (Cts) dell‘Aifa si sottolinea: “In una ottica di massima precauzione, considerando che la circolazione virale è aumentata, ed anche sulla base di quanto stabilito negli altri Paesi, può essere considerata appropriata una anticipazione della dose booster a partire da 5 mesi dal completamento del ciclo vaccinale primario”. Il ministro della Salute Roberto Speranza commenta: “La dose di richiamo è cruciale per proteggere meglio noi e chi ci sta accanto. Vacciniamoci tutti per essere più forti”.
Ieri intanto le Regioni nell’incontro a palazzo Chigi hanno chiesto meno restrizioni per i vaccinati e invece misure più stringenti per coloro non ancora immunizzati. “Per chi ha fatto il vaccino sarebbe giusto prevedere minori restrizioni in caso di passaggi in  zona gialla e arancione” hanno così sottolineato i governatori alla riunione cui hanno partecipato per il governo la ministra degli Affari regionali e le Autonomie Maria Stella Gelmini,  il ministro della Salute Roberto Speranza e il sottosegretario alla  presidenza del Consiglio Roberto Garofoli.

Per il Presidente del Friuli Venezia Giulia Toti avremo un picco dei ricoveri nelle prossime due settimane. “Bene che, come pare, il Governo abbia già deciso di anticipare a cinque mesi dall’ultima vaccinazione la terza dose. Occorre anche renderla obbligatoria per sanitari e Rsa e aumentare i controlli alle frontiere con i Paesi a maggiore circolazione. Mi auguro che il Governo adotti entro le prossime ore tutte queste misure”.
Il sottosegretario alla Salute Andrea Costa sottolinea: “Dobbiamo continuare a garantire al nostro Paese e alle nostre attività di continuare a rimanere aperte e dobbiamo essere grati a quegli oltre 45 milioni di cittadini italiani che si sono vaccinati e che ci permettono di avere oggi un quadro migliore rispetto ad altri Paesi europei. Abbiamo avviato un  percorso con le Regioni, con cui abbiamo sempre concordato tutte le  iniziative e tutte le scelte, e sono convinto che anche stavolta si arriverà a una giusta mediazione di buonsenso che tenga conto che la  maggioranza del Paese si è vaccinata. Non mi sembra giusto e corretto  che, per una minoranza che continua a non vaccinarsi, il nostro Paese  pregiudichi il ritorno alla normalità”.
Il Presidente della Valle d’Aosta, Erik Lavevaz, al termine dell’incontro tra le Regioni e il Governo sulle misure per fronteggiare la quarta ondata del Covid, dichiara: “Abbiamo ribadito al Governo la necessità di tutelare la stagione turistica invernale che si sta aprendo, dando certezze a chi guarda a quest’inverno come un passaggio fondamentale per la ripartenza. La campagna vaccinale  ci ha permesso di contenere l’impatto di questa ondata pandemica sulle strutture sanitarie”.