Busta con proiettile per la sindaca Alessia Bevilacqua

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Una busta con dentro un proiettile, indirizzata alla sindaca di Arzignano Alessia Bevilacqua, è stata consegnata questa mattina in municipio.

La missiva, anonima, (un foglio rosa chiuso con punti di cucitrice), recava all’esterno la scritta “per Alessia Bevilacqua” ottenuta con caratteri ritagliati da un giornale: ha suscitato subito sospetti e sarebbe stata lasciata nella casa comunale intorno alle 9,30. E’ stato subito avvertito il comandante della polizia locale Maurizio Dal Barco e il vicesindaco Enrico Marcigaglia che si sono immediatamente recati presso l’ufficio del sindaco.
Dopo un veloce controllo, la busta è stata aperta dal comandante della polizia locale: è stato allora che ci si è accorti che conteneva un proiettile di pistola.
Dopo alcuni istanti di sgomento e incredulità, la stessa Bevilacqua ha avvertito il questore di Vicenza e i carabinieri, che sono subito intervenuti a repertare le prove. Verso le 12.30 la prima cittadina si è poi recata presso la caserma dei carabinieri per presentare denuncia contro ignoti.

“Ricevere un proiettile dentro ad una busta anonima – ha commentato la sindaca – mi ha spaventato. Non me lo sarei mai aspettata ed effettivamente è una cosa che destabilizza parecchio, anche se sono serena e continuo a svolgere il mio lavoro nell’interesse dei cittadini, lavorando con impegno e tenacia per contrastare la criminalità e garantire la sicurezza della città. Ovviamente ora ho un po’ di paura, ma anche questa volta, assieme alla mia squadra cercheremo di superare quanto accaduto. Voglio ringraziare il questore Paolo Sartori e il comandante dei carabinieri Michele Mascolo per l’immediato sostegno ricevuto.
Ringrazio anche il prefetto Salvatore Caccamo che è già informato sui fatti e che ho incontrato di persona già in giornata. Al momento tutti gli elementi sono in mano alle forze dell’ordine per le opportune indagini”.

Piena solidarietà alla sindaca di Arzignano è stata subito espressa da tutto il mondo politico e le istituzioni vicentine.
A partirte dalle opposizioni in consiglio comunale ad Arzignano. “Condanniamo fermamente questo atto vile e violento ed esprimiamo pubblicamente, dopo averlo fatto personalmente, la più viva e sincera solidarietà al sindaco Bevilacqua. Questo tipo di minacce vigliacche – scrivono insieme Nicolò Sterle, Alessia Pasetto, Mattia Pieropan, Anna Sartori, Gino Tarperi e Nicolò Panarotto – non possono trovare nessun tipo di comprensione e giustificazione e auspichiamo che il lavoro delle Forze dell’Ordine possa individuare ed assicurare alla Giustizia l’autore dell’infame gesto.

Il deputato vicentino della Lega Erik Pretto, che parla di un’intimidazione in stile mafioso. “Un atto davvero ignobile, i cui autori mi auguro siano garantiti alla giustizia il prima possibile. Sono certo che il primo cittadino non si lascerà intimorire da queste vili minacce implicite e continuerà il suo lavoro sempre nel solco della lotta alla criminalità, per la sicurezza, il benessere e la legalità di un territorio che merita la massima attenzione da parte delle istituzioni”. Di “una minaccia inaccettabile da parte di anonimi vigliacchi” parla il presidente del Consiglio Regionale Roberto Ciambetti.
“Sono al fianco del Sindaco di Arzignano, Alessia Bevilacqua, alla quale voglio manifestare la mia vicinanza. In un Paese democratico e civile, le minacce non sono mai la risposta. L’invio di un proiettile è infatti un gesto molto grave. Cercare di far valere le proprie ragioni con metodi mafiosi non appartiene al nostro Veneto e alla nostra cultura: è un gesto aberrante. Mi auguro che le forze dell’ordine individuino quanto prima il responsabile: le istituzioni non possono essere mai essere messe sotto ricatto”. Questo il commento della consigliera regionale della Lega, Milena Cecchetto. Solidarietà anche dal candidato sindaco del comune di Vicenza Giacomo Possamai, che parla di “intimidazione grave e ignobile”.

“Giunga alla prima cittadina di Arzignano – ha affermato il presidente della Regione Veneto Luca Zaia – la mia vicinanza personale e di tutta la Regione del Veneto. Quanto le è accaduto è un fatto grave e inaccettabile in una società civile. Qualsiasi gesto intimidatorio verso un amministratore pubblico ha un peso ancora più rilevante perché colpisce l’intera comunità che il sindaco rappresenta. In attesa che le indagini facciano il loro corso, ribadisco la mia solidarietà con l’auspicio che atti simili non abbiano più a ripetersi”.