Emergenza maltempo: 16mila volontari mobilitati. “Scenari come nel 1966” LIVEBLOG

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L'Astico a Lugo di Vicenza

Ore 20.45. L’Unità di crisi istituita presso la Protezione Civile regionale che sta seguendo l’evolversi dell’ondata di maltempo, comunica di aver ricevuto dalle Prefetture del Veneto i decreti relativi alla chiusura delle scuole per la giornata di domani, lunedì 29 ottobre 2018: l’attività didattica sarà quindi sospesa negli istituti di ogni ordine e grado in tutto il Veneto.

Ore 20.30. Il vademecum del Comune di Vicenza in caso di rischio alluvione.

Ore 20.00. Il Comune di Vicenza, in vista del maltempo previsto per lunedi 29 e martedì 30 ottobre, ha comunicato l’elenco delle aree di sosta individuare sulla base delle aree a rischio allagamenti. Qui in via precauzionale  chi risiede o ha attività in zone a rischio allagamenti potrà spostare i veicoli e altrei beni ospitati usualmente negli interrati. Area Vicenza centro: Via Pforzheim – viale Cricoli (park Cricoli); Via Baden Powell (cittadella degli studi); Via Ragazzi del ’99 (parcheggio cimitero); Via Trieste (parcheggio viale del Cimitero); Monte Berico (piazzale della Vittoria); corso SS Felice e Fortunato – via Cattaneo (park Cattaneo); via Cattaneo – via dei Cairoli (ex sedime ferroviario); viale Btg. Framarin (parcheggio Teatro Comunale); via Btg. Framarin – via Cengio; via del Mercato Nuovo (parcheggio mercato ortofrutticolo). Area Vicenza Sud (zona Riviera Berica): Abitato di Santa Croce Bigolina; Parcheggio cimitero strada di Longara. Area Vicenza Nord: Quartiere Laghetto, Abitato di Polegge. Area Vicenza Est: Quartiere San Pio X, Quartiere Stanga, Zona Parco Città, Quartiere Anconetta. Area Vicenza Ovest: Quartiere Ferrovieri, Quartiere San Lazzaro, Quartiere Cattane, Quartiere Pomari.

Ore 19.30. Sono chiuse le seguenti strade: Sp 46 Pasubio verso Trento da località Ponte Verde, la Sp 350 a Monte di Pedescala verso Trento, la Sp 85 Pedemonte e la Sp 81 Posina. Situazione pesante in zona Posina. Otto persone sono state evaquate in Contrà Doppio a Posina.

Ore 19. Segnalate situazione critiche per il torrente Leogra a Valli del Pasubio e Torrebelvicino. Qui la situazione del torrente Astico.

Ore 18.15. Alle ore 17,30 il Presidente della Giunta Regionale Zaia, ha firmato la richiesta di mobilitazione del Servizio Nazionale della Protezione Civile, “in considerazione delle previsioni elaborate dai modelli meteorologici ed idraulici che ipotizzano scenari riferibili agli eventi di piena del 1966“, preso altresì atto “di aver attivato tutte le forze in campo disponibili”. Considerata “l’eccezionalità della situazione, per la quale possono manifestarsi eventi con intensità tale da compromettere la vita, l’interità fisica o beni di primaria importanza“, il Presidente della Regione chiede al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, e al Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli, di attivare la prevista procedura di mobilitazione nazionale.

Ore 18. Il Presidente della Regione Veneto, Zaia, ha firmato poco fa un decreto con il quale, a partire da domattina, e per tutta la settimana, viene vietata la caccia e la pesca sportiva su fiumi e laghi. La Polizia Provinciale e le Guardie Venatorie eserciteranno la massima sorveglianza per evitare violazioni della disposizione. L’Assessorato all’Agricoltura sta contestualmente informando le Associazioni venatorie.

Ore 17.55. Il Comune di Schio comunica che le strade provinciali per il Trentino sono chiuse per frana (Pian delle Fugazze, Borcola e Carbonare).

Ore 17.40. Sono quasi 16mila i volontari potenzialmente mobilitabili dalla Protezione civile regionale che, con l’Unità di crisi istituita ieri dal Presidente Zaia e coordinata dall’Assessore all’Ambiente, Gianpaolo Bottacin, sta affrontando l’emergenza maltempo sul Veneto. Al momento, nel solo bellunese, sono attivi oltre 250 volontari mentre sono stati messi in preallerta gruppi di tutto il Veneto, in modo particolare le unità formate per fronteggiare il rischio idrogelogico. Si tratta di gruppi particolarmente attrezzati con macchine movimento terra, imbarcazioni, gruppi elettrogeni e idrovore. Allertate anche tutte le unità subacquee. Lo comunica l’Unità di crisi della Protezione Civile regionale.

Ore 17.30. Il sindaco di Valdagno, Giancarlo Acerbi, ha poco fa comunicato alla Regione e alla Prefettura di Vicenza l’apertura del Centro Operativo Comunale (C.O.C.) per poter dare risposta tempestiva alle eventuali situazioni di emergenza che potrebbero verificarsi. Ha sede presso la sede della Protezione Civile in via Gasdotto. Qui è arrivata poco fa anche la comunicazione ufficiale della Regione Veneto che attiva le squadre operative sul territorio. La centrale operativa rimane quindi attiva e risponde in caso di emergenza al numero +39 333 7494019. Al momento non si segnalano criticità. Il personale comunale rimane allertato e risponde h24 al numero verde di emergenza 800 311 701.
Si conferma, come da disposizione del Prefetto di Vicenza la chiusura disposta per le giornate di lunedì 29 e martedì 30 ottobre 2018 di tutte le scuole pubbliche e private di ogni ordine e grado. La chiusura riguarda sia gli studenti che i docenti e il personale scolastico.

Ore 16.40. Il Centro Funzionale Decentrato della Regione Veneto ha raccomandato agli Enti Locali di prestare la massima attenzione per la sorveglianza dei fenomeni previsti sul territorio e di prepararsi con congruo anticipo alla gestione di eventuali emergenze. A Bassano del Grappa dalla mattinata il Ponte degli Alpini è stato chiuso temporaneamente al transito pedonale, come previsto dalle precauzioni attivate dal Comune relativamente al livello di 1,55 mt. misurato alla stazione idrometrica di Ca’ Barzizza. Nel primo pomeriggio il Sindaco Riccardo Poletto ha convocato una riunione operativa con i gruppi di Protezione Civile e gli uffici comunali per affrontare la situazione e le prospettive dei prossimi giorni. E’ è stato attivato il Centro Operativo Comunale (COC) della Protezione Civile, con un servizio di reperibilità immediata e ponte radio fino a mercoledì e comunque fino alla fine dell’emergenze, presso la sede dei Lavori Pubblici del Comune. Poletto esorta tutta la cittadinanza, “soprattutto a partire dal pomeriggio di lunedì 29 ottobre, fino alla cessazione degli intensi fenomeni previsti, di segnalare prontamente al 337 477037 (reperibilità ufficio strade del Comune di Bassano) eventuali impedimenti alla circolazione stradale dovuti ad allagamenti, frane o smottamenti. Gli spostamenti vanno limitati per lasciare libere le strade per agevolare eventuali interventi di emergenza o di soccorso. Particolare attenzione va posta per gli immobili siti nelle vicinanze di corsi d’acqua che, a seguito delle intense precipitazioni, potrebbero esondare in modo repentino.

Ore 16. I laghi di montagna utilizzati per la laminazione delle piene erano stati già predisposti nelle settimane scorse al livello minimo per fare fronte a possibili eventi meteo estremi. In questo momento, quindi, i laghi di Santa Croce, Centro Cadore, Mis e Corlo sono pronti ad essere invasati qualora fosse necessario fare fonte a piene eccezionali. Lo comunica l’Unita di Crisi istituita dal Presidente della Regione Luca Zaia presso la Protezione civile regionale del Veneto, e coordinata dall’Assessore alla Protezione Civile Gianpaolo Bottacin.

Ore 15. “Siamo di fronte alle condizioni della tempesta perfetta, quelle, per capirci, che determinarono l’alluvione del 2010, ma abbiamo messo in moto una macchina che ritengo efficiente e collaudata”. Lo dichiara il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, che sta seguendo il lavoro dell’Unità di Crisi da lui istituita per fronteggiare al meglio l’ondata di maltempo che sta interessando il territorio. “Siamo anche di fronte al primo test importante – dice il Governatore – per le molte opere realizzate dopo il 2010, con 925 cantieri e un miliardo d’investimenti, a cominciare dai grandi bacini di laminazione di Trissino, Caldogno e Colombaretta, pronti a entrare in funzione se ve ne fosse necessità. Per fortuna pare che non si debba fare i conti con la neve che, se cadesse e poi si sciogliesse, aggraverebbe la situazione. Per contro, la sciroccata in atto preoccupa perché impedisce al mare di ricevere gli apporti d’acqua dei fiumi”. “Ringrazio – conclude Zaia – tutti gli enti, gli uomini e le donne, le strutture della Regione, i volontari, che si stanno prodigando con la ben nota abnegazione. Si chiama squadra. Speriamo di vincere anche questa partita”.