Filo spinato nei sentieri frequentati da mountain bikers. Un ferito in località Enna

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Un frame video tratto da un filmato amatoriale (immagine d'archivio) registrato dalla camera montata su una mountain bike in un bosco

Un filo di ferro teso ad altezza uomo, che stavolta non viene evitato e provoca il ferimento di un escursionista in bicicletta. A fare le spese dello scellerato atto criminale è un mountain biker di Thiene, di 40 anni, ricoverato in pronto soccorso per ferite e contusioni riportate provocate da un cavo apparso nello scorso week end nei pressi di località Enna, a Torrebelvicino. L’uomo percorreva un sentiero collinare quando si è parato di fronte l’ostacolo imprevisto, impossibile da evitare in un tratto di discesa. Un grosso rischio, il ruzzolone a terra e, fortunatamente, solo tagli superficiali a collo e spalla, più qualche botta guaribile in pochi giorni.

Si tratta del secondo caso in pochi giorni riscontrato nella fascia collinare pedemontana dell’Altovicentino, ricchissima di percorsi naturali immersi nei boschi che attirano decine di appassionati di bicicletta. E anche motociclisti, in particolare enduristi, alla ricerca di emozioni forti su percorsi sterrati. L’altro episodio, avvenuto sul Tretto una decina di giorni fa e corroborato da testimonianze video, non aveva provocato però alcun ferito. Ma solo per la prontezza di riflessi di un ciclista, assai fortunato nell’occasione.

Trattandosi di zone distanti tra loro al massimo una manciata di chilometri e viste le analogie con i materiali utilizzati per tendere le pericolose “trappole“, facile pensare ad una correlazione tra i due fatti. Il responsabile – o i responsabili – ora dovrà rispondere del reato di lesioni, in caso di denuncia da parte della vittima thienese, una volta individuato dalle forze dell’ordine. Intanto le associazioni di cicloamatori e mountain bikers raccomandano massima attenzione e cautela ai propri iscritti.