Sardegna isola infelice per i vacanzieri di rientro. Crescono i contagi (non i ricoveri)

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Il Veneto ha aperto un altro filtro sul fronte dei vacanzieri di rientro dalle ferie, è stavolta è autoctono, per così dire, cioè entro i confini nazionali: la Sardegna. Non solo Billionaire, ma le coste – e soprattutto i locali notturni – dell’isola sempre splendida ma un po’ meno felice in questi giorni, almeno per i vicentini quasi tutti under 35 di età che si sono trovati a fare i conti con i tamponi al ritorno a casa. A certificarlo i segni “+” sia dell’Ulss 7 Pedemontana che Ulss 8 Berica dell’ultima settimana, oltre all’invito su base volontaria che la Regione Veneto ha rivolto proprio ai vacanzieri tornati dai lidi sardi.

Sono una trentina i giovani vicentini di questo cluster anomalo risultati positivi al coronavirus, per lo più asintomatici ma qualcuno con febbre alta, di cui 13 in Ulss 8 (dato diffuso dal Giornale di Vicenza odierno) e una manciata in Pedemontana. Nessuno tra questi sarebbe finora ricorso al ricovero nei reparti di infettivologia. Qui a far da barriera affidabile per se stessi, almeno, è il fisico integro e le difese immunitarie, baluardi preventivi in questa fascia d’età. Ma solo l’isolamento garantisce di non contagiare familiari, amici o colleghi, ancora oggi.

In Veneto nelle ultime 24 ore si registra un +135 di nuovi casi di positività, decuplicati rispetto ai 10-12 di media su scala regionale di inizio estate, giusto due mesi e che illudevano di “chiudere la partita”, prendendo a prestito una locuzione-tormentone del governatore Luca Zaia, entro l’autunno per poi affrontare non più disarmati la paventata seconda ondata. Poi sono venute le vacanze, a cui in pochi veneti hanno rinunciato, e tra questi una fetta consistenza non ha mutato abitudini, scegliendo le spiagge estere più gettonate come Grecia, Spagna e Croazia dove i focolai sono spuntati come funghi nei boschi. I nuovi contagi provengono da qui e dai viaggi di lavoro all’estero, con la “triste novità” della Sardegna a fine agosto. Il totale dei veneti attualmente positivi è ora 2.253, con un saldo di +32, mettendo in conto i decessi recenti (2 ieri, con il dato più nero a 2.119 morti con coronavirus), e i guariti negativizzati, 101. I ricoverati nella regione sono 50, dato che da stazionario va anzi in diminuzione (-8), a cui si aggiungono 6 in terapia intensiva (uno al San Bortolo di Vicenza).

Intanto ieri pomeriggio è stato diffuso al pubblico il bollettino (settimanale in questo caso) dell’Ulss 8 Berica, come da disposizioni del direttore generale Giovanni Pavesi. La prima “buona”: nessun decesso nell’area di Vicenza, Ovest e Basso Vicentino, negli ultimi 7 giorni. Sfondata poi la quota dei 100 mila tamponi, 111.194 per la precisione (è un record, quasi 15 mila in più rispetto al dato precedente), che hanno permesso di individuare 73 persone colpite dal Covid-19. Cresce la sorveglianza attiva (+104) come da logica, mentre si riduce quella passiva, conseguenza anche del più ampio ricorso al tampone. Cresciuti i numeri sui ricoveri a Vicenza secondo il riepilogo generale settimanale, a ieri sono 7 i pazienti in cura (erano 4 venerdì scorso), di cui 1 in terapia intensiva (erano 2). Ma sono 3 anche i dimessi.

Per l’Ulss 7 Pedemontana, invece, il bollettino in questo caso giornaliero va confrontato con quello di venerdì 21 agosto. L’aumento di positività al virus riscontate non si scosta di molto: 65 gli altovicentini, altopianesi o bassanesi e dintorni con il Covid-19 in circolo nel proprio organismo, con totale a aggiornato a 1.757 da inizio epidemia. Sono 5.438 i tamponi effettuati qui in sette giorni, col totale ad avvicinarsi alla quota simbolica dei 100 mila (97.525). Riguardo ai malati ricoverati, ancora attualmente positivi al virus, invariato il numero dei pazienti assistiti all’ospedale di Santorso, sempre 3, nessuno dei quali in terapia intensiva. In aumento di 158 nominativi in più di coloro che si trovano in regime di sorveglianza (dato aggregato qui di attiva/passiva): 652 contro 494. A pesare, il rientro da viaggi all’estero e, come scritto, di recente dall’italica Sardegna.