Caro energia, Gazprom interrompe le forniture in Europa. E in Italia si studiano le contromosse

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Dalle 5 ora italiana le forniture di gas dalla Russia verso l’Unione Europea sono state interrotte. Lo aveva annunciato Gazprom nelle scorse ore e lo hanno confermato gli operatori di gasdotti tedeschi Opel e Nel. L’interruzione riguarda il gasdotto Nord Stream, con lo stop che ha una durata prevista di tre giorni. La motivazione invece sembra legata alla riparazione dell’unica unità di compressione del gas rimasta in funzione alla stazione di Portovaya.

Intanto l’Europa continua a muoversi per contrastare l’emergenza energetica. Dalla Germania il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha sottolineato che il Paese è pronto a far fronte alle “minacce” provenienti dalla Russia, inclusa la crisi del gas scatenata da Mosca sulla scia della guerra in Ucraina. Tutte le misure adottate da Berlino per garantire l’approvvigionamento di gas hanno “contribuito a far sì che il Paese si trovi in una situazione decisamente migliore di quella prevista qualche mese fa” ha riferito Scholz.

E mentre in Europa si decide cosa fare, in Italia il nodo caro-energia è sempre più al centro della campagna elettorale. Tutti i partiti sono d’accordo sulla necessità di intervenire subito e pressano il governo Draghi affinché muova azioni concrete. Dubbi invece sulle ricette da adottare. La leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni respinge la possibilità di un maxi-scostamento di bilancio come vorrebbe Matteo Salvini. “È impensabile un nuovo debito” ha detto Meloni. Intanto dovrebbe arrivare la mini-proroga di altri 15 giorni dello sconto di 30 centesimi su benzina e diesel. Il Governo ci sta lavorando. Ma la battaglia sul caro-energia resta aperta.