Dazi, nuovo rinvio: potrebbe slittare anche la scadenza fissata per luglio

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Dopo quello di aprile, l’entrata in vigore dei dazi potrebbe slittare nuovamente. Donald Trump sembra non aver ancora deciso cosa fare con la sua annunciata guerra commerciale e quindi anche la scadenza del prossimo 9 luglio potrebbe non essere rispettata. A spiegarlo è stata la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, secondo la quale “l’entrata in vigore della tariffe “forse potrebbe essere prorogata, ma è una decisione che spetta al presidente”, ha detto in un briefing. Intanto proseguono le trattative con l’Ue e a breve potrebbe arrivare anche un’intesa con l’India.

La prima retromarcia era stata messa ad aprile quando, dopo aver annunciato l’entrata in vigore dei dazi che avrebbero scosso il mondo intero, Donald Trump aveva fatto un piccolo ma significativo passo indietro sotto la pressione dei mercati finanziari ovunque in caduta libera. Nel frattempo, Washington ha intavolato trattative con i principali partner commerciali da cui sono uscite finora solo due intese: una col Regno Unito per dazi al 10%, l’altra con la Cina per un calo dei dazi del 115% per 90 giorni.

Con l’Unione Europea le trattative sono tuttora in corso, ma la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen avrebbe già informato i leader europei di aver ricevuto la controproposta statunitense nel negoziato sui dazi. L’offerta di Washington sarebbe composta da un testo di poche pagine e andrebbe a delineare “un accordo provvisorio” tra Usa e Ue. La Casa Bianca in passato ha più volte lamentato la lentezza con cui l’Europa procede per i diversi interessi al suo interno e la mancanza di un referente unico in grado di decidere. La discussione interna è aperta con la Germania del cancelliere Friedrich Merz che preme per un accordo e la Francia, più attendista e contraria a un’intesa al 10%, che secondo Macron comporterebbe il rischio di rivelarsi “asimmetrica”.