Fmi al G20, economia indebolita. Contenere l’inflazione e riforme nel mercato del lavoro

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Il Fondo Monetario Internazionale presenta al G20 un quadro più difficile di solo un mese fa, quando aveva presentato il World Economic Outlook. Le prospettive economiche globali sono più cupe e indebolite con il materializzarsi di rischi al ribasso e guardando avanti le sfide sono immense. “Una quota crescente di paesi del G20 è passata dal trovarsi in territorio di espansione all’inizio dell’anno a livelli che segnalano contrazione. Nonostante i segnali di rallentamento – esorta il Fondo – è necessario continuare a dare la priorità al contenimento dell’inflazione”.

Tryggvi Gudmundsoson, economista dell’istituto di Washington ricorda che la politica di bilancio non deve andare contro gli obiettivi di quella monetaria, e evidenzia la necessità di piani di riduzione del debito più ambiziosi nel medio termine in diverse economie del G20, inclusa l’Italia, al fine di ricostituire i cuscinetti fiscali. “Il rapporto debito-pil nelle economie senza spazio di bilancio o che lo hanno a rischio vedrebbe un calo marcato nei prossimi anni come ad esempio India, Italia, Sud Africa e Spagna. In un contesto di economia globale debole, riforme strutturali che rafforzano la crescita possono aiutare a spingere oggi l’attività economica oltre a rafforzare il potenziale di crescita nel medio termine”, aggiunge il Fmi constatando come in Francia, Germania e Italia riforme del mercato del lavoro faciliterebbero la riqualificazione dei lavoratori.

Rafforzare le politiche commerciali e gli investimenti pubblici possano contribuire a prevenire la frammentazione e rafforzare la crescita. “Razionalizzare e migliorare i processi di investimenti pubblici può dare uno slancio agli investimenti verdi, accelerare la transizione verde e sostenere la crescita – spiega il Fondo, quindi, bisogna ridurre gli ostacoli amministrativi e legali, migliorare il coordinamento fra i diversi livelli di governo, gestire le carenze di lavoro e materiale come in Germania e aumentare la trasparenza, ad esempio Italia.

Il Fmi esorta il G20 a un’azione congiunta per una ripresa forte, bilanciata a inclusiva. “Le sfide che l’economia globale si trova sono immense e l’indebolimento degli indicatori economici punta a ulteriori difficoltà andando avanti. In ogni caso – sottolinea Gudmundsson – con un’azione politica attenta e sforzi multilaterali congiunti, il mondo può muoversi verso una crescita più forte e inclusiva”.