Moscovici: “il voto italiano un rischio politico per l’Europa”

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Il commissario agli Affari economici della Ue Pierre Moscovici, in conferenza stampa a Parigi, abbandona la tradizionale diplomazia dei vertici europei ed entra di petto nel dibattito affermando che il voto italiano è un rischio politico per l’Unione europea.

Pur dicendosi fiducioso sulle possibilità di una ripresa economica, Moscovici ha evidenziato la situazione dell’Italia tra i “rischi politici” all’orizzonte in Europa.

“L’Italia – ha dichiarato – si prepara ad elezioni il cui esito è quanto mai indeciso. Quale maggioranza – si è chiesto – uscirà dal voto? Quale programma, quale impegno europeo? In un contesto in cui la situazione economica dell’Italia non è certamente la migliore al livello europeo, felice chi potrà dirlo…”.

Moscovici poi spara a zero sulla dichiarazione del candidato del centrodestra alle Regione Lombardia Attilio Fontana sulla “difesa della razza bianca”: “i partiti illiberali, razzisti, estremisti, vanno combattuti sul terreno politico. Siamo delle democrazie, bisogna lasciare i popoli votare. Anche se – attacca – sono parole scandalose”.

Il commissario agli Affari economici della ha anche qualcosa da dire al candidato premier 5 Stelle Luigi Di Maio: “La sua proposta di sfondare il tetto del 3% nel rapporto deficit-Pil è un controsenso assoluto”.

“Penso che sul piano economico questa riflessione non sia pertinente – ha detto Moscovici – il tetto del 3% ha un senso, questo senso è evitare che il debito slitti ulteriormente e il debito italiano non può slittare ulteriormente deve, anzi, ridursi nel corso del tempo: quindi è un controsenso assoluto per l’Italia ma anche per il resto dell’Unione europea.”

“Sono un uomo di sinistra – ha concluso Moscovici – ridurre il deficit significa combattere il debito e combattere il debito significa permettere la crescita e la qualità della spesa pubblica. Più sei indebitato più sei incastrato”.