A Roma la manifestazione della Cgil in difesa della sanità pubblica. Landini: “Basta tagli”

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Difesa del diritto alla salute, rilancio del Servizio sanitario nazionale – pubblico e universale – e salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Sono questi i temi che hanno animato la manifestazione nazionale della Cgil che, insieme ad un’ampia rete di associazioni, laiche e cattoliche, si sono riunite oggi a Roma nell’assemblea “Insieme per la Costituzione”.

Decine di migliaia di persone hanno partecipato alla manifestazione accompagnata, nello slogan e nelle locandine, dal richiamo all’articolo 32 della Costituzione sulla tutela della salute come diritto fondamentale delle persone e delle comunità.

Da piazza della Repubblica il corteo è arrivato a piazza del Popolo, con in testa il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. “Basta tagli alla sanità pubblica, in 20 anni sono venuti meno 40 miliardi ed ora è in ginocchio” ha detto dal palco Landini, aggiungendo: “Ci sono 4 milioni di persone che non si curano perché non hanno i soldi. Non è accettabile. La situazione sta esplodendo”. Poi, per quanto riguarda gli scioperi generali “non si minacciano” ma “se il governo non ci ascolta, si proclamano quando è necessario, se non ci sono risposte”. “Vedremo – ha aggiunto il segretario della Cgil – non abbiamo alcuna intenzione di fermarci finché non avremo risultati”. Quindi fissa un nuovo appuntamento: “Il 30 settembre di nuovo in piazza”.

Al corteo anche Elly Schlein e Giuseppe Conte. “Siamo qui con la Cgil perché la difesa della sanità pubblica ci sta molto a cuore. Il governo non sta mettendo risorse e così sta scegliendo di tagliare. Noi non lo accettiamo. Il trend negli anni scorsi era di crescita, il governo la sta invertendo” ha detto la segretaria del Pd. “Siamo vicini ai cittadini che manifestano per il diritto alla salute che è fondamentale e siamo vicini al personale sanitario” dice invece il leader del M5S. Poi attacca il governo: “Sembra che non abbia tratto nessuna lezione dalla pandemia. Lo stiamo vedendo anche con i fondi Pnrr che rischiano di non poter essere spesi. Siamo qui per ribadire la centralità del servizio sanitario nazionale e per dire che non accetteremo altri tagli”.