Bce, tassi fermi per tutto il 2019. Da settembre nuovi prestiti alle banche

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Tassi fermi per tutto il 2019 e una nuova serie di rifinanziamenti trimestrali alle banche a più lungo termine (TLTRO-III). Sono le misure prese dalla Bce e comunicate dopo la riunione del Consiglio direttivo.

Il tasso principale rimarrà quindi allo 0%, quello sui prestiti marginali allo 0,25% e quello sui depositi a -0,40%. Il terzo round delle Tltro sarà lanciata a partire da settembre 2019 per terminare nel marzo 2021. Ciascuna avrà una scadenza di due anni. Queste nuove operazioni contribuiranno a preservare le favorevoli condizioni di prestito bancario e la regolare trasmissione della politica monetaria, spiega Francoforte.

La doppia risposta ‘accelerata’ della Bce testimonia quanto l’economia stia rallentando e quanto, nell’ottica della Banca centrale, sia necessario tornare a sostenere l’Eurozona.

Il presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi ha esordito nella sua conferenza stampa ricordando che le nuove misure annunciate sono state prese dopo un’ampia valutazione del quadro macroeconomico, e “nell’obiettivo della stabilità dei prezzi”. Il governatore ha riconosciuto come ci sia un “sensibile rallentamento” dell’espansione economica. E le stime degli economisti di Francoforte – che arrivano all’indomani della stroncatura delle previsioni da parte dell’Ocse – lo confermano: nel 2019 il Pil dell’Eurozona crescerà solo dell’1,1% e nel 2020 aumenterà dell’1,6%, contro l’1,7% previsto per entrambi gli anni nelle precedenti previsioni del dicembre 2018. Per il 2021 la Bce conferma una crescita dell’1,5%. Tagliata anche la previsione sui prezzi. L’inflazione dell’Eurozona per il 2019 è vista all’1,2% dall’1,6% atteso in precedenza. Riviste al ribasso anche le previsioni per il 2020 a 1,5% (da 1,7% precedente) e per il 2021 a 1,6% (da 1,8%). L’obiettivo della Bce è quello di portare i prezzi vicino al +2% nel medio termine.

Mario Draghi fa sapere che tra i vari fattori che hanno comportato una forte revisione al ribasso della stima di crescita sul 2019, “uno di questi è certamente l’Italia”. Il presidente della Bce ha citato anche “il settore automobilistico tedesco”.