Caro carburanti, opposizione attacca il governo. Mimit replica: “Il prezzo non è fuori controllo”

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Il prezzo della benzina continua a salire. Ipotizzando 15 milioni di autovetture benzina-gasolio in circolazione sulle autostrade e una media di 3 pieni solo per gli spostamenti e successivo ritorno dalle vacanze, si stima che lo Stato incassi 2,27 miliardi di euro grazie alla tassazione sui carburanti. La stima è di Assoutenti che chiede al governo un intervento immediato e l’intervento della guardia di finanza, che da parte sua ha fatto sapere di aver intensificato i controlli a tutela dei cittadini in materia di trasparenza dei prezzi.

Molti poi i dubbi sono stati sollevati sulla validità dei nuovi cartelloni con i prezzi medi. Per il ministro delle Imprese e del made in Italy, guidato dal ministro Adolfo Urso, si tratta invece di una misura risultata pienamente efficace che ha consentito di contrastare la speculazione, dando piena trasparenza e quindi consapevolezza e capacità di scelta al consumatore.

In una nota il Ministero precisa che il prezzo industriale della benzina, depurato dalle accise, è inferiore rispetto ad altri Paesi europei, come Francia, Spagna e Germania: “Il prezzo alla pompa è, oggi rispetto alla giornata di ieri, sostanzialmente stabile e maggiore di 0,02-0,04 euro rispetto alla rilevazione di domenica. Si nota quindi un rallentamento del trend degli aumenti, dovuti alla crescita delle quotazioni internazionali, che si erano osservati nell’ultimo mese, a dimostrazione di come sia stata efficace in questi mesi l’azione del monitoraggio del Mimit e, a partire dal mese di agosto, lo strumento dell’esposizione del prezzo medio regionale che consente ai consumatori di scegliere dove rifornirsi, in trasparenza e consapevolezza”.

Il dicastero sottolinea che le quotazioni internazionali medie della scorsa settimana mostrano, rispetto al mese precedente, aumenti analoghi a quelli del prezzo alla pompa. “In particolare la quotazione internazionale del gasolio mostra un aumento di circa 12 centesimi rispetto a quattro settimane prima (nello stesso periodo il prezzo alla pompa è aumentato di circa 10 centesimi); – la quotazione internazionale della benzina mostra un aumento di circa 6 centesimi rispetto a quattro settimane prima (nello stesso periodo il prezzo alla pompa è aumentato di circa 7 centesimi)”.

Secondo il Ministero è quindi falso quanto affermano alcuni esponenti politici che il prezzo di benzina e gasolio sia fuori controllo, anzi sarebbe vero il contrario. “L’Italia – si legge ancora – ha fatto meglio di altri Paesi europei. Peraltro, appare davvero strano che se la prendano con una misura risultata pienamente efficace che ha consentito, in un sistema di mercato, di contrastare la speculazione, dando piena trasparenza e quindi consapevolezza e capacità di scelta al consumatore. Sono contrari anche alla trasparenza?”.