Eurosummit: Draghi: “15 miliardi di gas liquido dagli Usa per l’Europa. Presto altri due rigassificatori”

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Il premier Mario Draghi si dice “soddisfatto” dalle conclusioni raggiunte dal Consiglio europeo dopo la riunione di ieri a Bruxelles. La discussione è giunta ad un’intesa: entro i prossimi due mesi la Commissione studierà, insieme ai ministri dell’Energia e ai diretti interessati – imprese petrolifere, elettriche e di distribuzione – soluzioni da affiancare all’obbligo di stoccaggi al 90% e acquisti comuni dell’energia.

Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha voluto dare delle risposte alla crisi energetica esacerbata dalla guerra in Ucraina. “L’urgenza della guerra di Putin all’Ucraina impone di dare risposte rapide per mitigare l’impatto economico del conflitto. Ora faremo il Def, vedremo le prossime misure dirette di aiuto a famiglie e imprese” ha detto Draghi. “Intanto stiamo cercando la pace, sperando che Vladimir Putin si sieda al tavolo della trattativa prima della distruzione totale dell’Ucraina. I leader europei tengono i contatti con il presidente russo, e avrò anche io, colloqui con Putin. Per maggio avremo anche una proposta della commissione sulla possibilità di spacchettare la formazione del prezzo dell’energia elettrica da quella del gas, altro aspetto per cui bisogna aspettare un rapporto del regolatore europeo”.

“Ci saranno 15 miliardi di metri cubi di gas liquido dagli Usa per l’Europa e la Snam acquisterà 2 rigassificatori, ha fatto sapere Draghi. “Contiamo di essere in grado di assorbire la nostra quota” di gas che ci viene offerta dagli Usa. “Oggi abbiamo in funzione tre rigassificatori. La disposizione del ministro Cingolani alla Snam è ora di acquistare altri due rigassificatori galleggianti. Si ha la sensazione che i progressi siano molto rapidi, entro un paio di settimane potremo presentare un piano di rigassificazione dettagliato“.

“Il gas liquido si può comprare ovunque, quindi uno non è agganciato alla produzione russa, mentre il gas viene con i tubi. L’idea di mettere un tetto ai prezzi, segue lo stesso ragionamento dall’altra parte. Si può mettere perché il fornitore ha solo un cliente, quello che sta dall’altra parte del tubo, cioè l’Europa, che per inciso è il più grosso acquirente di gas naturale del mondo quindi ha un forte potere di mercato. Per questo la presidente Von der Leyen ha proposto la possibilità di acquisti congiunti che vengono coordinati dalla commissione europea”.

E infatti la presidente Ursula Von der Leyen ha dichiarato: “E’ giunta l’ora di riesaminare come viene concepito il mercato energetico. Di scollegare il prezzo del gas dai prezzi energetici nel loro insieme e presenteremo delle opzioni in questo senso a maggio”. Le fa eco il cancelliere tedesco Olaf Scholz: “Abbiamo concordato di collaborare su base volontaria per gli acquisti congiunti di gas. I casi individuali possono essere complicati perché ci sono aziende private che operano in tutta l’Ue e vogliono continuare a farlo in futuro ma è giusto agire con trasparenza e cooperazione.

Le conclusioni del Consiglio Ue: “Il riempimento dello stoccaggio di gas in tutta l’Unione dovrebbe iniziare quanto prima, tenendo pienamente conto delle misure nazionali di preparazione. In vista del prossimo inverno, gli Stati membri e la Commissione urgentemente. Si prevede per gli Stati membri Ue e la Commissione di istituire urgentemente i necessari meccanismi di solidarietà e di compensazione, collaborare per l’acquisto comune volontario di gas, Gnl e idrogeno, e un uso ottimale del peso politico e di mercato collettivo dell’Ue e dei suoi Stati membri per smorzare i prezzi nei negoziati”.