Ex Ilva, Mittal conferma l’addio. I sindacati indicono lo sciopero

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Arcelor Mittal Italia avvia formalmente la procedura per restituire ai commissari gli stabilimenti dell’Ex Ilva, acquisiti nel 2018, e presenta al Mise e per conoscenza ai commissari la richiesta di avvio della cessione del ramo d’azienda che coinvolgerà 12 siti per un totale di 10.777 dipendenti del perimetro aziendale oggetto di trasferimento ai commissari. La retrocessione dei rami d’azienda e il conseguente trasferimento dei lavoratori avverrà entro 30 giorni dalla data del recesso di ArcelorMittal. E’ quanto si legge nella comunicazione presentata ieri dal gruppo franco-indiano, in base a quanto prevede l’articolo 47 della legge 428/90.

ArcelorMittal sottolinea che la protezione legale costituiva un presupposto essenziale su cui Am Investco e le società designate hanno fatto esplicito affidamento e in mancanza del quale non avrebbero neppure accettato di partecipare all’operazione né, tanto meno, di instaurare il rapporto disciplinato dal contratto.
Il premier Conte riassume quella che è una vera e propria guerra tra il governo e ArcelorMittal: “Le richieste della multinazionale dell’acciaio non sono sostenibili sul piano giuridico, ma il punto è che lo scudo penale non è la causa del disimpegno dell’azienda”.
Per Conte l’azienda non ritiene di poter remunerare l’investimento. “Ci chiedono 5mila esuberi, non è accettabile. C’è un rischio di impresa, parliamo di un player globale attrezzatissimo, profondo conoscitore del mercato. E’ inaccettabile che dopo un anno si metta in discussione il piano. Questo Paese non si lascia prendere in giro. Questo è un Paese di diritto, è un Paese serio”, afferma il premier che aggiunge: “Faccio appello al presidente Michele Emiliano, al sindaco di Taranto, a tutti i sindacati. Verrete convocati a Roma per aprire un tavolo di crisi. Chiameremo a raccolta l’intero Paese“, annuncia Conte.

I sindacati hanno deciso di proclamare uno sciopero di 24 ore per domani 8 novembre per salvaguardare il futuro ambientale e occupazionale.