Il premier Mario Draghi ha illustrato il Pnrr: 248 miliardi di euro e nessun taglio al Superbonus

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Il premier Mario Draghi ha illustrato alla Camera il Piano nazionale di ripresa e resilienza definendolo un documento a cui è strettamente legato il nostro futuro: “non è solo una questione di numeri e di reddito, ma di valori civili” ha sottolineato il premier che ha poi snocciolato una serie di numeri. “Nel complesso potremo disporre di circa 248 miliardi di euro”. La prima “missione del Pnrr riguarda i temi della Digitalizzazione, Innovazione, Competitività e Cultura”, settori per i quali sono destinati quasi 50 miliardi.

Entro il 2032 verranno stanziati ulteriori 26 miliardi da destinare alla realizzazione di opere specifiche. Queste includono la linea ferroviaria ad alta velocità Salerno-Reggio Calabria che, sarà una vera alta velocità e l’attraversamento di Vicenza, relativo all’alta velocità Milano-Venezia.

E’ poi previsto il reintegro del Fondo Sviluppo e Coesione per il potenziamento dei progetti previsti pari a 15,5 miliardi. Nel complesso potremo quindi disporre di circa 248 miliardi a cui si aggiungono le risorse rese disponibili dal Programma REACT-EU che, come previsto dalla normativa dell’Unione Europea valgono per gli anni 2021-2023.

I 3 obiettivi del Recovery: il primo con un orizzonte ravvicinato è riparare i danni della pandemia, che ci ha colpito più dei nostri vicini europei, il pil  è caduto dell’ 8,7%, i giovani e le donne hanno sofferto di più il calo dell’occupazione. Le misure di sostegno hanno attutito l’impatto sociale ma questo si è sentito sulle fasce più deboli”. “I progetti di ciascuna missione mirano ad affrontare 3 nodi strutturali del nostro Paese: si tratta di colmare le disparità regionali tra Mezzogiorno e Centro-Nord, le diseguaglianze di genere e i divari generazionali.

Controllo e monitoraggio. “Le funzioni di monitoraggio, controllo e rendicontazione e i contatti con la Commissione Europea sono affidati al Ministero dell’Economia e delle Finanze. inoltre le riforme e gli investimenti sono corredati da obiettivi quantitativi e traguardi intermedi e sono organizzati in sei missioni, tutto “controllabile e monitorabile su una piattaforma elettronica”.

Capitolo Sanità. Un passaggio dell’intervento di Draghi, è dedicato anche al settore sanitario che verrà coadiuvato dal potenziamento e dalla creazione di strutture e presidi territoriali, come gli ospedali di comunità. Previsto inoltre il rafforzamento dell’assistenza domiciliare, lo sviluppo della telemedicina e una più efficace integrazione con tutti i servizi socio-sanitari. A ciò si affiancano progetti per il rinnovamento delle strutture tecnologiche digitali esistenti, per il completamento del fascicolo sanitario elettronico, per una migliore capacità.

Superbonus al 110%: “Non c’è alcun taglio”. La misura sarà finanziata fino alla fine del 2022, con estensione al giugno 2023 solo per le case popolari. “È un provvedimento importante per il settore delle costruzioni e per l’ambiente. Per il futuro, il governo si impegna a inserire nel disegno di legge di bilancio per il 2022 una proroga dell’ecobonus per il 2023, tenendo conto dei dati relativi alla sua applicazione nel 2021”.

Tra gli obiettivi del Pnrr c’è anche quello di “eliminare gli ostacoli che limitano la partecipazione delle donne al mercato del lavoro”. Un’azione fondamentale per Draghi, “per la ripresa dell’Italia. Il Governo intende lanciare entro il primo semestre 2021 la Strategia nazionale per la parità di genere 2021-2026. Il Pnrr sviluppa le priorità di questa Strategia nazionale e le articola in un ampio programma. 4,6 miliardi sono dedicati a costruire nuovi asili nido, scuole materne e servizi di educazione e cura per la prima infanzia. Quasi un miliardo va a finanziare l’estensione del tempo pieno nelle scuole primarie per permettere alle famiglie – e alle madri in particolare – di conciliare meglio la loro vita professionale e lavorativa”. Il Piano, aggiunge, ” prevede 400 milioni per favorire l’imprenditorialità femminile, e stanzia oltre 1 miliardo per la promozione delle competenze in ambito tecnico-scientifico, soprattutto per le studentesse”.

Assegno unico: strumento centrale per sostenere le famiglie.
“L’assegno unico diventerà lo strumento centrale e onnicomprensivo per il sostegno alle famiglie con figli, in sostituzione delle misure frammentarie fino ad oggi vigenti. È una riforma che rappresenta un cambio di paradigma nelle politiche per la famiglia e a sostegno della natalità”.

Grande attenzione ai giovani: per cui sono stati previsti oltre al piano per gli asili nido, misure per le infrastrutture sociali e le case popolari. “E in un prossimo decreto, di imminente approvazione, – ha aggiunto Draghi- sono previsti altre risorse per aiutare i giovani a contrarre un mutuo per acquistare una casa. Sarà possibile non pagare un anticipo, grazie all’introduzione di una garanzia statale”.