No di Parigi: saltano le nozze tra Fiat Chrysler e il gruppo Renault

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Saltano le nozze tra Fiat Chrysler e il gruppo Renault. Il marchio presieduto da John Elkann ha deciso “di ritirare con effetto immediato la proposta di fusione avanzata a Groupe Renault”. La decisione è stata presa dopo il nuovo rinvio chiesto dal board della casa francese in seguito al pressing del governo di Parigi.

Il gruppo FCA ha poi rilasciato la seguente nota: “FCA continua ad essere fermamente convinta della stringente logica evolutiva di una proposta che ha ricevuto ampio apprezzamento sin dal momento in cui è stata formulata e la cui struttura e condizioni erano attentamente bilanciati al fine di assicurare sostanziali benefici a tutte le parti. E’ tuttavia divenuto chiaro che non vi sono attualmente in Francia le condizioni politiche perché una simile fusione proceda con successo.

“FCA esprime la propria sincera gratitudine a Groupe Renault, in particolare al suo Presidente, al suo Amministratore Delegato ed agli Alliance Partners, Nissan Motor Company e Mitsubishi Motors Corporation, per il loro costruttivo impegno in merito a tutti gli aspetti della proposta di FCA” che, ” continuerà a perseguire i propri obiettivi implementando la propria strategia indipendente”.

Poco prima Renault aveva fatto sapere che “il Cda non è stato in grado di prendere una decisione a causa dell’auspicio espresso dai rappresentanti dello Stato francese di rinviare il voto ad un consiglio ulteriore”. Il governo francese, che detiene una partecipazione del 15% in Renault, si era detto favorevole alla fusione ma aveva allo stesso tempo espresso una serie di condizioni per dare il suo via libera all’operazione.

Sulla decisione sembrano aver pesato non poco le ‘pressioni’ venute da diversi esponenti del governo francese (che detiene il 15% di Renault). Prima tra tutte, quella del ministro francese dell’Economia, Bruno Le Maire: “Prendetevi il tempo per fare le cose bene. Si tratta di un’operazione importante, che mira a creare un campione mondiale dell’automobile: nessuna fretta”, era stato l’invito alle parti da parte di Le Maire.

Un’altra richiesta di rinvio era arrivata dal presidente della regione francese Hauts-de France, Xavier Bertrand, che ha scritto una lettera al presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, chiedendo di rimandare la decisione sulla proposta di fusione avanzata da Fca: “Io sono in una regione che in cui ci sono due stabilimenti Renault molto importanti e ho chiesto questo pomeriggio al presidente della Repubblica che non sia presa alcuna decisione in fretta riguardo il progetto di fusione tra Renault e Fca”.

In particolare Parigi chiedeva: garanzie sulla governance, sulla sede della newco, sul futuro degli stabilimenti francesi e dei suoi lavoratori pressato anche dal sindacato CGT che si è detto contrario alla fusione. Secondo il Wall Street Journal, inoltre, due rappresentanti di Nissan nel consiglio di amministrazione di Renault avrebbero ritirato l’appoggio alla proposta di fusione, alimentando i dubbi sull’impegno di Nissan a salvaguardare l’alleanza con Renault se la fusione andasse avanti.