Escursione attraverso i colli di Altavilla Vicentina

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Descrizione: facili percorsi collinari adatti anche a famiglie

La zona settentrionale dei Colli Berici è forse uno dei luoghi meno frequentati dagli escursionisti, forse per via dell’aspetto più incolto dei boschi o per la vicinanza ad importanti nuclei industriali; nonostante ciò, ci si dimenticata presto della pianura rumorosa e movimentata quando ci si addentra tra le colline.

Altavilla Vicentina è una di queste zone: il traffico spesso la fa da padrone, ma salendo sulle pendici del Monte Comunale si ritrova quella quiete che i sentieri tipicamente sanno dare.

Partendo nei pressi del centro cittadino si costeggia la monumentale Villa Morosini risalente al Settecento. Imboccata Via Rio si transita al di sotto dell’Autostrada A4 e si comincia a salire verso le contrade Sgajie e Zecca su un breve tratto di strada asfaltata. Ben presto cominciano ad aprirsi  i primi panorami sulle dorsali collinari di Sovizzo e Creazzo, nonché sulla facciata sud del complesso di Villa Morosini.

Abbandonato il bitume ci si addentra su una stradina forestale, all’interno dei Boschi Sebellin. Qui vi si ritrovano alcuni habitat seminaturali tutelati dalla Rete Natura 2000, essendo questi compresi nel Sito di Importanza Comunitaria dei Colli Berici: tra questi si distinguono chiaramente il bosco di castagni, formazioni con presenza di rovere e roverella, carpini neri e bianchi.

In qualche tratto lasciato libero dal bosco si identificano i prati piuttosto aridi su terreno calcareo dove fioriscono in primavera delle magnifiche orchidee selvatiche.

Si ascende con andamento pressochè regolare nel bosco, con qualche scorcio che si apre sulla sottostante Valle Bassona; ad un certo punto si raggiunge un ampio pulpito erboso sfruttato in tempo di stagione venatoria. Da qui si gode un vasto panorama sulle montagne del vicentino, in particolare sui gruppi del Carega e del Pasubio.

Da questo punto si può ancora salire fino alla sommità del Monte Comunale oppure si può piegare prima e scendere tra alcune depressioni doliniformi lungo l’Alta Via dei Berici.

Spesso si trovano numerosi bivii e sentieri che calcano le pendici del monte e di conseguenza è anche facile perdere la giusta direzione, ma come buona norma si può tenere quella di seguire la strada principale e le varie segnaletiche dei percorsi circolari.

In questi boschi è facile imbattersi nella fauna selvatica: in particolare in caprioli e nei picchi che martellano con costanza il legno degli alberi. Frequentemente si notano anche le piste dei cinghiali con le orme ben visibili nei tratti di terreno fangoso.

Giunti alla Strada del Caval de Legno si tiene la destra e si percorre una bella via panoramica sul Monte Soro. Più in basso appare la Valle dei Calvi e la località Tramontana, ai piedi della frazione di Valmarana.

Si segue la strada in leggera discesa, la quale transita vicino a un grande rovere.

All’altezza di una trattoria si devia a sinistra su un breve tratto si strada asfaltata che conduce alle Case Dalla Pozza, da cui poi si rientra nuovamente nel bosco passando per la località Sengion.

Una ultima discesa lungo una carrareccia, nella quale si trovano incisi nella roccia i solchi dei carri, permette di scendere alla silenziosa Valle Bassona, sfiorando il cocuzzolo del Pizzo Cappellette.

In questo periodo si scorgono rigogliosi i bucaneve (Galanthus nivalis), il campanellino (Leucojum vernum), gli oci de bo (Anemone hepatica) e le primule (Primula vulgaris).

Per tornare al centro cittadino si seguono i campi a lato di un fosso e seguendo Via Firenze.

Una volta ad Altavilla si può in breve salire alla Rocca dove si trova una chiesetta e dalla quale si domina tutto il paese sottostante. Il primo nucleo abitato della città sorse proprio ai piedi di questa collinetta ed è qui che si trovano le viuzze più caratteristiche, mentre a settentrione si sviluppa il brolo, zona boscata sfruttata come parco cittadino.