Monte Maggio per la Valle del Laghetto

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Quello della Valle del Laghetto è un sentiero lungo e faticoso che ascende alla dorsale del Monte Maggio. Il luogo è piuttosto selvaggio e assai poco frequentato, di norma si incontrano più camosci che umani, eppure un centinaio d’anni fa all’inizio di questa stretta valle vi si trovava una piccola ferrovia che portava a dei baraccamenti austroungarici.

L’itinerario è nel complesso piuttosto lungo e faticoso, conta di circa 19km con 1300 metri di dislivello ed è indicato ad escursionisti con buon allenamento. Questo itinerario, oltre ad avere un interessante aspetto storico, presenta anche degli interessanti punti naturalistici e paesaggistici in questo remoto angolo di Val Posina.

La salita della Valle del Laghetto ha inizio dalla Contrada Molini, una delle contrade più distali della della piccola Valle Zara nei pressi di Laghi. Contrada Molini è un gruppetto di case posto all’intersezione di alcune vallette che scendono dal massiccio del Monte Maggio, la cui vetta si trova circa 1300 metri di dislivello più in alto.

Per risalire la Valle del Laghetto si segue il sentiero 520; inizialmente si cammina lungo una mulattiera fino a quando la valle non si restringe e quindi si continua su sentiero. Inizialmente la pendenza non è molto accentuata ed è proprio qui dove si sviluppava la ferrovia austroungarica. Si cammina a fianco del greto del torrente e nel frattempo la valle si fa piuttosto tetra, essendo racchiusa tra due alti e ripidi versanti boscati.

Nella parte bassa della valle si ammira la Cascata della Valle del Laghetto, la quale si trova sulla sinistra salendo a pochi passi dal sentiero.

Il percorso più avanti si fa decisamente erto, intervallato da qualche tornante. Si cammina costantemente in mezzo al bosco, sospesi su un versante quasi a precipizio sulla valle. A circa metà salita si percorre una facile cengia, probabilmente scavata durante la Grande Guerra, che si collega alla parte più alta della Valle del Laghetto. Quest’ultima si sviluppa in una faggeta nella quale si incontrano resti di baraccamenti e vecchie baite in sasso diroccate. Dopo circa 3 ore di salita ecco che finalmente ci si collega al sentiero della dorsale del Monte Maggio e si possono ammirare i primi panorami sulla Val Posina. In primo piano si erge una guglia dal bosco che prende il nome di Sponton de Brusa.

Si seguono da qui le indicazioni per il Monte Maggio, che si raggiunge in circa 40 minuti. Si passa prima per la Bocchetta del Tin dalla quale ci si può collegare a Malga Zonta e a Base Tuono nei pressi di Passo Coe. Poco distante si incontra il Termine 20, ovvero il cippo confinario che delimitava il confine tra Stato Veneto e Tirolo durante il XIX secolo. Da qui quindi si percorre una bellissima cresta panoramica sulla conca di Laghi e le vette vicentine passando per la Cima Valscura e giungendo al Monte Maggio a 1853m di quota. Qui vi si trovano diverse trincee e gallerie, mentre lo sguardo spazia sugli altopiani trentini fino alle Dolomiti di Brenta.

Dal punto più alto dell’itinerario si prosegue sempre lungo la bella cresta passando per il Coston dei Laghi, il Monte Borcoletta e la Cima del Coston lungo i quali si incontrano altre opere della Prima Guerra Mondiale. Si continua fino a poco prima del Passo del Colombo per raccordarsi al sentiero 515 che scende per la Val Grama. Anche questo sentiero è assai poco frequentato e piuttosto lungo, ma permette di scendere direttamente alla Contrada Vanzi e quindi a Contrada Molini. Si incontrano dapprima i ruderi di Malga Coston, posta su un dosso erboso che segnala la presenza di vecchi pascoli abbandonati. Da qui si scende quindi al Dosso dell’Ajeta e poi nella faggeta fino ad incontrare la strada militare che si inerpica lungo la Val Grama. Dopo diversi tornanti, alcuni dei quali ricavati dalla roccia, si giunge alla Contrada Vanzi e in altri 10 minuti si termina il percorso a Contrada Molini dove si incontra un piccolo cimitero austroungarico.