Autopsia e via libera al funerale per il 59enne trovato di notte in fin di vita nel fossato

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Lo scenario dei soccorsi notturni all'uomo in bicicletta, poi deceduto

Si potranno celebrare a breve le esequie solenni per il saluto a Tiziano Zin, sulla cui morte è stata aperta un’inchiesta per appurare le dinamiche del decesso del 59enne vicentino, avvenuto nella notte tra venerdì 15 e sabato 16 in circostanze non ancora del tutto chiare. L’uomo era stato trovato ormai in fin di vita intorno all’una e 30 di notte nel fossato attiguo alla carreggiata stradale di via Molino, a Lonigo, dopo la caduta nel canale in quei giorni con basso livello di acqua presente.

Sul posto si precipitarono, dopo l’allarme dato da un automobilista di passaggio, i vigili del fuoco del distaccamento leoniceno, l’ambulanza del Suem 118 con squadra di emergenza e la radiomobile dei carabinieri. La vittima di quello che a prima vista poteva sembrare un incidente stradale, dopo il ritrovamento nelle vicinanze di una bicicletta, era spirata pochi minuti dopo l’arrivo dei soccorsi. A poche centinaia di metri da casa, dove viveva con un fratello, nella campagna intorno a Lonigo.

Il recupero del mezzo a pedali, intatto e dunque senza segni di urti o di impatti violenti, in seguito hanno suggerito di tenere aperta anche l’ipotesi di un possibile malore, crescente per intensità fino a fargli perdere conoscenza, che potrebbe aver colpito il ciclista mentre rientrava in bici verso la sua abitazione. E’ notizia di questi giorni che, dopo l’ordine di effettuare l’esame autoptico sulla salma dello sfortunato 59enne, è stato concesso il nulla osta ai familiari per disporre del corpo del proprio caro e procedere con il funerale e la sepoltura. Date e modalità saranno rese note nelle prossime ore.

Per i risultati dell’autopsia e quindi per fugare ogni dubbio residuo, bisognerà attendere invece più a lungo, dopo l’acquisizione da parte degli inquirenti e la chiusura del fascicolo di indagine, oppure l’apertura di uno analogo con l’indicazione del possibile reato di omicidio stradale nel caso si appurasse il trauma da impatto, per quanto ad oggi appaia una via secondaria di spiegazione, almeno rispetto all’ipotesi del malore: che potrebbe aver causato la morte diretta di Zin, oppure portato indirettamente all’annegamento nel rivolo d’acqua del fossato.