Escursionista di 44 anni si sente male sul Grappa. Muore il giorno dopo in ospedale

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Nel riquadro l'imprenditore cassolese colpito da un tragico malore.

La montagna piange uno dei suoi più appassionati amanti e lascia una famiglia nello strazio. Si è spento dopo aver lottato per quasi 24 ore contro le conseguenze di un malore improvviso Simone Didonè, imprenditore di Cassola, colpito da un probabile attacco cardiaco sabato mattina mentre con altri escursionisti trascorreva momenti di gioia e spensieratezza nei boschi del Monte Grappa. Il gruppo di amici si trovava a quota mille metri sul massiccio, in prossimità di una ferrata, quando il 45enne originario di Galliera Veneta avrebbe perso i sensi senza più riprendersi. Era sposato e padre di due figlie.

Immediato l’allarme lanciato al soccorso alpino e al 118. Il personale specializzato in interventi d’emergenza in quota ha raggiunto con la massima urgenza l’area indicata, nel territorio montano di Pieve del Grappa proprio all’imboccare di una ferrata attrezzata. Le manovre di soccorso sarebbero state complicate dalla zona impervia, tanto da rendere necessario l’utilizzo di un verricello calato dall’eliambulanza. I soccorritori sono riusciti a stabilizzare l’uomo, in condizioni critiche, e trasportarlo nel nosocomio di Treviso dove i medici hanno proseguito ogni manovra salva vita possibile. Arrendendosi nella prima mattinata di domenica, dopo una notte di speranze, cure e preghiere.

Il dramma consumatosi nel week end ha gettato nello sconforto sia la comunità di Cassola, dove Didonè ha costruito la propria vita insieme alla moglie e ai figli frutto dell’unione, e quella di Galliera Veneta dove era cresciuto, conosciuto da tutti e dove portava avanti l’azienda di famiglia.