Famila Basket, niente Lubiana per il match di Euroleague. Sopron si rifiuta di giocare

Le mani delle giocatrici del Famila Schio si incitano a vicenda

Annullata la trasferta nella capitale slovena per il Beretta Famila Schio. Il match di Euroleague con la squadra ungherese del Sopron, che si doveva giocare alle 20 di stasera a Lubiana di fatto in campo neutro, è stato ufficialmente cancellato dal calendario. O, per essere più precisi, la Fiba – federazione internazionale che governa il basket – ieri ha comunicato al club di disfare valigia e borsone e rimanere in Altovicentino. Il motivo? La squadra magiara ha confermato la volontà di non presentarsi al palasport sloveno in prestito dopo lo spostamento della sede di gara da Schio, in virtù dell’emergenza sanitaria in Veneto. Il Sopron, alla fine, non ha accettato le garanzie offerte dal campo neutro, cedendo alla fobia del contagio del virus Covid-19. Vista la presa di posizione unilaterale da parte delle ungheresi, si prospetta così la vittoria a tavolino per il Famila Basket Schio. Situazione analoga per l’incontro tra Riga e Venezia (nell’altro girone), non disputato.

Alla notizia ricevuta nel quartier generale dal Palaromere, la società presieduta da patron Marcello Cestaro ha affidato la replica a una nota. “In questo momento, dopo tali conferme da parte degli organi internazionali che governano il basket, il Famila Basket Schio seguirà l’evolversi dei fatti, tutelandosi preventivamente a livello legale, se il verdetto del giudice sportivo in merito alla gara di Lubiana non dovesse essere ‘vittoria a tavolino’ in favore di Schio”. In risposta sulla pagina facebook ufficiale del club orange si sono scatenati i tifosi ungheresi in contrapposizione ai sostenitori delle vicentine, campionesse d’Italia in carica.

Risaliva solo a lunedì scorso, 23 febbraio, la decisione di spostare la gara a Lubiana, vista l’ordinanza che imponeva le “porte chiuse” per gli eventi sportivi e per esigenze di calendario già fitto di impegni in ambito europeo. Oltre che per fornire ulteriori garanzie – di fatto non dovute – al team avversario, preoccupato per l’emergenza coronavirus in Italia, considerando le cestiste di Schio possibili veicolo di contagio e appellandosi al fatto che il quintetto arancione non ha disputato la recente partita di campionato. Si è aperto quindi un fronte extrasportivo assai spinoso. “Non siamo appestati – questo il commento del presidente della Federbarsket italiana, Gianni Petrucci -, ora basta!”.

Sul piano prettamente sportivo, si trattava dell’ultimo turno del girone B di Euroleague. Le due formazioni occuperebbero ora il terzultimo (Famila) e penultimo (Sopron) posto nel raggruppamento a 8 squadre ma con una gara in meno rispetto alle outsider. E con i giochi ancora apertissimi: una brillante vittoria qualificherebbe la vincente delle due alle fasi finali, mettendo “in quarantena” almeno fino alla prossima stagione, l’altra. Uno scontro diretto in pratica da considerarsi uno spareggio, con le scledensi che potrebbero balzare addirittura sul podio al 3° posto, accaparrandosi uno dei quattro pass disponibili per i quarti di finale. Se sul campo, o a tavolino, è adesso “palla a due” lanciata dalla Fiba, arbitro supremo di una patata bollente che mischia sport, salute, scartoffie e, soprattutto, buon senso.