Il Vicenza è bianco… Rosso: offerta congrua. Il club indossa i panni di mister Diesel

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Born in 1902, risen (risorto) in 2018. Non si potrà definire come “nuova alba biancorossa“, solo perchè la comunicazione ufficiale è stata data a metà mattinata, ma poco ci manca: il Vicenza Calcio tornerà ad avere un proprietario e certifica la seconda salvezza in una manciata di giorni. La più importante. Nella fattispecie, direttamente o indirettamente, attraverso la società Otb (Only The Brave, tradotto in “solo i coraggiosi)”, Renzo Rosso e il clan a vocazione commerciale mondiale Diesel.
Il club si veste di nuovo, dunque, a partire dal 31 maggio 2018, con l’accettazione della proposta d’acquisto da 1,1 milioni di euro e la fine del capitolo fallimentare, il più nero della storia ultracentenaria del “Lane”, sorto nel 1902 e (ri)sorto oggi.

Non uno slogan da cervelloni del marketing pubblicitario, ma la costatazione aggiornata della realtà, dopo la (stavolta) contestazione infinita durata mesi e su più fronti. Il Vicenza Calcio, in serie C e mantenendo continuità storica, marchio, Stadio Menti e colori biancorossi, potrà ripartire auspicabilmente con quel mix di solidità e credibilità che l’impero del jeans e dell’abbigliamento casual firmato Diesel porta in dote. La proposta d’acquisto è stata ritenuta congrua e soddisfacente i requisiti richiesti da tribunale e curatore fallimentare e, in ultima analisi, l’ex Lanerossi – ma non ex Vicenza Calcio, si badi bene – può ripartire se non dalle sue ceneri almeno dai suo tizzoni ardenti. Di passione.

Come noto il titolo sportivo, la permanenza in serie C conquistata last minute ai playout contro il Sant’Arcangelo (2-1 e 1-1 nella doppia sfida), non è rientrato nell’offerta presentata da presto nuovo patron Rosso, potendone già disporre “in casa” grazie alla matricola del Bassano Virtus Soccer Team. Non si tratta comunque di “fusione”, come erroneamente appare su altri lidi, perchè di fatto a passare di mano – dal tribunale al privato – sarà la sola società intesa come azienda. Se l’involucro Vicenza rimarrà intanto, a svuotarsi sarà in buona parte il contenuto, con una probabile trasmigrazione degli staff tecnici e dirigenziali da Bassano a Vicenza, mentre per i dipendenti ancora sotto contratto – una decina – si dovranno attendere le intenzioni della nuova proprietà.

Liberi tutti. Riguardo a giocatori e allenatori scatterà lo svincolo automatico da subito o decadranno, a partire dal 1 luglio, i contratti pluriennali, che in realtà tenevano legati al biancorosso appena una manciata di calciatori (tra questi capitan Giacomelli). Di fatto un “liberi tutti” che in ogni caso non preclude la possibilità di reingaggio futuro in maglia berica. Ma di questo de ne parlerà da domani, o al massimo, da lunedì. Intanto in alto i calici biancorossi, perchè la storia continua…