“Schio Polis” apre il dibattito sulla città che verrà: con più over 60 che bambini

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Una veduta del centro di Schio dall'alto (foto tratta dal sito del Comune)

Un “pensatoio” sul futuro di Schio e sulla città che verrà da qui a vent’anni: “Nel 2038 le persone con più di sessant’anni saranno la maggioranza”. Walter Sperotto, fondatore e presidente dell’associazione “Schio Polis” assieme a Michele Faoro e Pietro Strobbe, ne parlerà in un incontro pubblico il prossimo martedì 19 giugno al palazzo Toaldi Capra, alle 20.30, in un incontro pubblico dal titolo “La città che vorremo“.

L’associazione è appena nata, l’obiettivo dei fondatori, preoccupati per il futuro, è proprio riflettere sulla programmazione che verrà dei servizi scledensi in vista di un imponente cambiamento demografico: “In dieci anni il calo delle nascite è stato vistoso” evidenzia Sperotto, ex sindacalista. Il tema, durante il convegno, verrà trattato assieme al professor Paolo Gubitta, ordinario di organizzazione aziendale e preside del corso di laurea in economia dell’Università di Padova. Secondo i fondatori di Schio Polis, oggi nell’ex città laniera è assente un dibattito su quello che verrà in futuro, oltre che su come organizzarsi per affrontarlo al meglio. Una carenza che riguarda sia i partiti che il dibattito cittadino, secondo Sperotto e gli altri, in un quadro cittadino in cui un ciclo politico che andava avanti da molti anni si è chiuso.

Per Schio Polis elementi portanti della città continueranno ad essere la zona industriale e la cittadella degli studi, ma il calo demografico e l’invecchiamento – già oggi a Schio la fascia d’età più presente è quella fra i 48 e i 54 anni – rischia di mettere in crisi i servizi alla popolazione: da un lato potrebbero non essere più sufficienti quelli agli ultrasessantenni, dall’altro potrebbero venire a mancare quelli per l’infanzia. Come si sottolinea dall’associazione, uno degli asili nido della città ha già chiuso. “Il tema demografico tocca tutti gli altri – sottolinea Sperotto – scuola, sanità, lavoro, pensioni”. Non si parla di politica, per ora. Inevitabile però pensare che da questa associazione possa, prossimamente, uscire anche una proposta e dei nomi per l’area che fa riferimento al centrosinistra cittadino, dove sono ormai palesi problemi di rappresentanza originati dalla batosta elettorale delle ultime elezioni.