Zona rossa anche a Vicenza attorno alla stazione: è legata anche alla presenza Usa

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Dopo Padova, Verona, Treviso e Mestre, anche Vicenza ha la sua “zona rossa”. Lo ha comunicato ieri sera a mezzanotte una nota della prefettura berica. Il provvedimento “di necessità e urgenza”, firmato ieri 1 luglio dal prefetto Filippo Romano, è entrato ufficialmente in vigore e sarà effettivo fino al 30 settembre.

L’obiettivo è “rafforzare le misure di controllo presso la stazione ferroviaria del capoluogo” – anche in considerazione della contingente situazione internazionale in relazione alla presenza della cospicua comunità statunitense – e delle limitrofe aree cittadine interessate da  “fenomeni di degrado, di illegalità diffusa e di spaccio di sostanze stupefacenti”.

Nel dettaglio, il provvedimento preve un divieto di stazionamento nell’area delimitata da viale Eretenio, viale Venezia, viale Milano, piazzale Bologna, via Genova, via Firenze, via Torino, corso Santi Felice e Fortunato, viale Ippodromo, viale Giuseppe Verdi, via Gorizia e Campo Marzo e comprendente la stazione ferroviaria.
Il divieto si applica ai “soggetti, non anagraficamente residenti all’interno dell’area, che assumano comportamenti aggressivi, minacciosi o insistentemente molesti e risultino già destinatari di segnalazioni all’autorità giudiziaria per reati predatori o comunque idonei a incidere negativamente sulla pacifica fruizione delle aree pubbliche”, come ad esempio furto, rapina, percosse, lesioni, danneggiamento e similari.

Il provvedimento si affianca a una serie di interventi già attuati dal Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza, tra cui presidi fissi e pattugliamenti intensificati. I residenti della zona, in particolare quelli di via Napoli, avevano nelle scorse settimane avviato una raccolta firme e incontrato il prefetto.

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