Val Liona al voto per la seconda volta nella sua (breve) storia. Con un curioso “remake”

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Dopo le prime storiche elezioni comunali “a reti unificate” del 2017, in seguito alla fusione che dai comuni di San Germano dei Berici e Grancona ha fatto nascere il nuovo ente locale denominato Val Liona, i neocittadini vallionesi tornano alle sezioni di voto per eleggere il successore di Maurizio Filipponi – o per confermarlo – alla carica di sindaco per una sorta di “rivincita” a 5 anni di distanza e con in pratica un identico “ballottaggio” tra gli stessi aspiranti sindaci di allora.

Nei fatti, appunto, è già un ballottaggio effettivo pur trattandosi di una comunità ben al di sotto della soglia dei 15 mila abitanti. Nel territorio che sorge sui Colli Berici e che conta adesso poco più di 3 mila residenti saranno in 2.548 (dato di fine anno 2021) gli aventi diritto a ritirare la scheda su cui contrassegnare i candidati sindaci e consiglieri per il prossimo quinquennio. Si procederà con formula dell’elezione diretta del primo cittadino supportato dalla lista di appartenenza, senza necessità di quorum e con il criterio della maggioranza relativa, vale a dire che vincerà chi otterrà anche un solo voto in più rispetto agli outsiders al ruolo di guida amministrativa del paese.

Proprio quello che accadde nel 2017, quando un unico voto in più assegnò la fascia tricolore a Filipponi a scapito di Antonio Lazzari, un “caso” nazionale, con strascichi anche in sede di tribunale amministrativo e riconteggio delle schede fino all’ufficializzazione del primo storico e “bizzarro” esito del bracchio di ferro politico. “Progetto Val Liona” per il sindaco uscente e “Viviamo Val Liona” i due schieramenti di estrazione civica in lizza per il 12 giugno e due uomini a contendersi lo scranno più alto e il timone del paese unificato.

A sedere nell’ufficio più ambito del Municipio che si trova a Grancona, sede degli affari della località fresca di toponimo, sarà ancora una volta soltanto uno e con l’avversario a guidare invece l’opposizione in Consiglio Comunale. Comunque vada, a dire il vero, sarà un ritorno alla stessa “poltrona” per qualsiasi dei due candidati, visto che Lazzari è già stato sindaco proprio di Grancona in passato, prima degli accordi per la fusione. Sul fronte dei candidati consiglieri comunali sono 24 i “disponibili”, equamente divisi tra le due civiche. Anche qui a regnare è l’equilibrio quasi perfetto: 13 gli uomini contro 11 esponenti di genere femminile. Occhio all’omonimia di cognome tra Sofia e Beatrice Zorzetto, presenti su opposti lidi.

Filipponi si ripresenta in competizione elettorale a 60 anni di età, dopo la conclusione del suo primo mandato. Insegnante di liceo e musicista, può avvalersi del supporto di Leila Amer, Adriano Baldan, Mattia Bertesina, Marzio Bomitali, Manuela Dalla Vecchia, Valentina Guiotto, Gianni Gusella, Fabio Ongaro, Elena Pol, Marta Preto Martini, Giovanni Zanella e Sofia Zorzetto. Ha 54 anni ed è un consulente e dirigente d’azienda invece Lazzari, che si ripresenta con i suoi sostenitori pronti a seguirlo in assemblea in caso di elezione: Paolo Bertolucci, Massimo Bianco, Giampaolo Chiodi, Roberto Dal Lago, Alberto Etenli, Vanessa Guerra, Milena Mainente, Katia Marconato, Matteo Pasqualotto, Azzurra Rustico, Moreno Zambotto e Beatrice Zorzetto.