Brexit: la Gran Bretagna sarà fuori dell’Ue, se non parteciperà alle elezioni europee

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La Gran Bretagna sarà fuori dell’Ue il primo luglio, se non parteciperà alle elezioni europee che si terranno a maggio. È l’avvertimento di Bruxelles emerso in una bozza dell’Ue sulla proroga dell’art.50 presentata ieri ai 27 ambasciatori europei. Lo riferisce il Financial Times. Per avere un’estensione di oltre tre mesi, Londra dovrà dunque partecipare al voto del prossimo Parlamento europeo.

La concessione della proroga della Brexit sarà discussa in un vertice dei leader Ue la prossima settimana
. Al momento – riporta il Financial Times – non sembra esserci unanimità sul voto, in particolare su quale forma di proroga concedere. Sono varie le ipotesi sul tavolo: una breve al primo luglio che però richiede che l’accordo raggiunto con la premier britannica, Theresa May, venga approvato a Westminster entro il 29 marzo. Per la proroga lunga, invece, la condizione che Bruxelles sembra porre è quella della partecipazione alle elezioni. I conservatori, allo stato attuale, non sembra avere le forze per affrontare una campagna elettorale europea.

L’estensione della permanenza del Regno Unito nell’Ue – si puntualizza inoltre nella nota di Bruxelles- può essere concessa più di una volta, poiché l’articolo 50 dei Trattati, che regola l’intero processo di divorzio, oltre a non prevedere limiti di tempo per la proroga, non specifica se possa essere chiesta una sola volta. L’articolo stabilisce solo che l’estensione deve essere concessa all’unanimità dai 27.

Qualora la Brexit venisse posticipata, i cittadini britannici voterebbero per il rinnovo dell’Europarlamento modificando la composizione dei nuovi gruppi a Strasburgo. La prima a tifare per l’uscita immediata è quindi la Lega di Matteo Salvini. I sovranisti vorrebbero diventare la prima forza del Vecchio Continente. Ma nel Regno Unito, dove per le Europee il sistema elettorale è proporzionale con sbarramento al 5% e non maggioritario-uninominale, non ci sono partiti vicini al Carroccio.

Anche Silvio Berlusconi – e in generale la famiglia del PPE di Angela Merkel e Manfred Weber – tifa per la non partecipazione della Gran Bretagna alle elezioni europee. Nessun partito d’Oltremanica, infatti, aderisce ai Popolari.

Più propensi alla proroga invece Pd, +Europa e i liberali dell’Alde.