Clima, allarme dall’Agenzia europea dell’Ambiente: “Raddoppiare gli sforzi”

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Raddoppiare gli sforzi nella lotta ai cambiamenti climatici per raggiungere gli obiettivi fissati nell’agenda 2030. È un obiettivo ma anche un allarme quello lanciato nell’ultimo rapporto dell’Agenzia europea dell’Ambiente sulle tendenze e le proiezioni per l’Europa, secondo il quale nel 2021 le emissioni di gas serra in Ue hanno ripreso ad aumentare segnando un +5% rispetto al 2020, restando comunque inferiori del 6% rispetto al livello pre-pandemia del 2019.

La buona notizia è che nel 2020 sono stati raggiunti gli obiettivi fissati per il taglio delle emissioni, le rinnovabili e l’efficienza energetica. Ma il traguardo del 20% di risparmi non sarebbe stato possibile senza il calo dei consumi dovuti alla pandemia. Secondo il rapporto, le diminuzioni più marcate del consumo finale di energia si osservano nei Paesi che hanno attraversato più crisi dal 2009 in poi.

Il rapporto dell’Agenzia europea dell’Ambiente guarda inoltre alle economie dei Paesi e indica Italia e Spagna come quelle che hanno centrato tutti gli obiettivi 2020. Insieme a loro altri undici Stati: Croazia, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Grecia, Ungheria, Lettonia, Portogallo, Romania, e Slovacchia. La Francia e l’Olanda hanno mancato il traguardo sulle rinnovabili; la Germania quelli su efficienza ed emissioni. Martedì Berlino ha fatto sapere che per compensare il mancato raggiungimento dell’obiettivo acquisterà quote di emissione da Bulgaria, Ungheria e Repubblica ceca. Anche Amsterdam ha fatto lo stesso, compensando il ritardo sulle rinnovabili con crediti internazionali.