Ema, nuova ondata Covid in arrivo nelle prossime settimane

“Sono passati esattamente mille giorni da quando l'Organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato l'epidemia di Covid-19 un'emergenza pubblica di rilevanza internazionale e da allora sono successe tante cose – ha dichiarato Marco Cavaleri, capo della strategia vaccinale dell'Ema, nel briefing sul contrasto al Covid-19 aggiungendo – Oggi abbiamo una pluralità di opzioni per proteggerci dal Covid: ci sono sei vaccini a disposizione per la vaccinazione primaria, quattro vaccini adattati e otto terapie approvate nell'Unione europea”.

 
Secondo i dati Fiaso, il 33,3% dei ricoverati Covid nelle terapie intensive non è vaccinato. La rete di ospedali sentinella rende noto che nei reparti ordinari la quota dei non vaccinati è invece pari al 20%. La restante parte di ricoverati, invece, è vaccinata da oltre 6 mesi e sprovvista della quarta dose. “La situazione negli ospedali è di sostanziale stabilità, ma il pericolo di una nuova ondata non è escluso” dice il presidente di Fiaso, Giovanni Migliore.

“La pandemia non è ancora finita. Nelle prossime settimane è prevista una nuova ondata legata a nuove sottovarianti di Omicron. La scorsa settimana – ha sottolineato Cavaleri – la variante di Omicron BQ1 è stata identificata in almeno 5 Paesi in Europa e l'Ecdc prevede che la variante BQ1 e la sua sottovariante BQ1.1 diventeranno i ceppi dominanti da metà novembre all'inizio di dicembre. Non si sa ancora se sarà più trasmissibile o causerà una malattia più grave rispetto alle varianti BA4 e BA5 – ha spiegato – ma quello che si sa è che ha una maggiore capacità di sfuggire all'immunità conferita dalla vaccinazione, dall'aver contratto il Covid o dagli anticorpi monoclonali disponibili”.

Cavaleri sollecita i cittadini europei a vaccinarsi o ri-vaccinarsi contro il Covid-19. “Questo è il momento di essere protetti in vista dell'ondata in arrivo. Ciò è di particolare importanza per quanti sono a rischio di sviluppare una malattia grave come le persone oltre i 60 anni, le donne incinte e quanti hanno più patologie o condizioni rimarcate. Vaccinatevi il prima possibile, a prescindere dalla variante che il vaccino affronta: tutti i vaccini autorizzati agiscono in modo sicuro ed efficace contro la malattia grave”.