Cop28, Giorgia Meloni contro la carne coltivata. Fondo Loss&Damage: “Dall’Italia 100 milioni”

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Un palcoscenico mondiale per lanciare la lotta alla carne coltivata. Alla Cop28 di Dubai, la conferenza annuale delle Nazioni Unite sul clima, Giorgia Meloni prende la parola  per rimarcare la scelta del suo governo contro la carne coltivata che invece l’Unione europea intende regolamentare. “Vogliamo alimenti sani per tutti e non produrre alimenti in laboratorio, magari andando verso un mondo in cui i ricchi possono mangiare alimenti naturali e i poveri cibi sintetici, con un impatto sulla salute che non possiamo prevedere” ha dichiarato la presidente del Consiglio intervenendo al vertice “Transforming Food Systems in the face of Climate Change”.

“Questo – ha specificato – non è il mondo che voglio vedere”.  Parole che arrivano proprio nel giorno in cui il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha promulgato il ddl che vieta la produzione e vendita in Italia di carne  “coltivata”.
Durante il suo intervento, Giorgia Meloni ha esaltato la filiera dell’agrifood italiana. Ma ha parlato molto anche di Africa, sostenendo che il continente non abbia bisogno di beneficenza, poiché possiede già le risorse che possono portare un benessere diffuso. “L’Africa non ha bisogno di elemosina – ha detto la premier –  ma di qualcosa di diverso: la possibilità di competere su un campo da gioco che sia equo. Dobbiamo aiutare questo continente a prosperare basandosi sulle sue risorse”.

Quindi l’annuncio a sorpresa: “L’Italia – ha promesso Giorgia Meloni – contribuirà con 100 milioni di euro al Fondo Loss & Damage”  che consiste in aiuti ai Paesi più poveri e vulnerabili del mondo, in genere i più colpiti dal disastro climatico, sbloccato ieri nei negoziati della Cop28.