Elezioni in Francia, Macron rieletto presidente. Festeggiamenti e proteste

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A 44 anni Emmanuel Macron è il 9° presidente della Quinta Repubblica, il primo rieletto dopo Jacques Chirac, che sconfisse al ballottaggio Jean-Marie Le Pen, fondatore del Front National nel 2002. Marine Le Pen ha ammesso la sconfitta e ringraziato i milioni di francesi che l’hanno votata. L’inno alla Gioia di Beethoven – che è l’inno dell’Europa unita – ha risuonato sotto alla Tour Eiffel all’arrivo di Macron e della moglie Brigitte circondati da moltissimi giovani. Macron ha ottenuto il 58,55% di voti espressi. La sfidante Marine Le Pen il 41,45%. L’astensione ha fatto segnare il livello più alto per un ballottaggio dal 1969, con il 28,01% di votanti.

Il discorso di Macron dopo la vittoria: “C’è molto da fare. La guerra in Ucraina ci ricorda che stiamo attraversando tempi tragici in cui la Francia deve mostrare la chiarezza della sua voce, e costruire la sua forza in tutti i campi. E noi lo faremo. Penso anche a tutti i nostri connazionali che si sono astenuti, il loro silenzio ha significato un rifiuto di scegliere, al quale anche noi dobbiamo rispondere, ritiene il presidente rieletto. Infine, penso a coloro che hanno votato per Marine Le Pen, che questa sera saranno delusi. Sin dall’inizio vi ho chiesto di non fischiare mai. Perché, d’ora in poi, non sono più il candidato di un campo ma il presidente di tutti. So che per molti dei nostri connazionali che hanno scelto l’estrema destra, la rabbia e i disaccordi che li hanno portati a votare per questo progetto, ci obbligano a trovare una risposta. Sarà la nostra responsabilità e il nostro progetto. Dobbiamo rispondere efficacemente alla rabbia che è stata espressa”.

Marine Le Pen ha definito il suo risultato elettorale, oltre il 43% dei voti, come una vittoria eclatante e ha ricordato di aver portato l’estrema destra francese ad un livello mai così alto dall’inizio della Quinta Repubblica francese nel 1958. “Sconfitta? No, questa è una forma di speranza. L’aspirazione al cambiamento non può essere ignorata. Lancio stasera la grande battaglia delle legislative: un appello a tutti quelli che vogliono unirsi a noi per opporsi alla politica di Emmanuel Macron. Non abbandonerò mai i francesi”.

Festeggiamenti per la vittoria di Macron ma anche disordini e proteste a Parigi e in altre città. Nella capitale la polizia è stata costretta ad intervenire per sedare alcune proteste: centinaia di persone si sono riunite nella simbolica Place de la Repubblique e sul percorso sono stati rovesciati cassonetti e motorini parcheggiati e lanciati oggetti e pietre contro la polizia che ha risposto con l’utilizzo di lacrimogeni. Incidenti anche nel centro di Nantes, durante un corteo dove 250 persone si sono riunite nel centro dietro a uno striscione con la scritta “Quello che non avremo dalle urne, lo avremo dalla piazza”. Fra gli slogan, “Macron ci fa la guerra con la sua polizia” e “Abbasso lo stato, i poliziotti e i fascisti”. Incendiati cassonetti con intervento a più riprese dei pompieri. Sette manifestanti sono stati fermati. Violenze a Rennes, nel nord-ovest, così come a Tolosa, al grido di “Né Macron, né Le Pen, rivoluzione”. In 200 hanno sfilato a Caen, un centinaio a Strasburgo, ma senza incidenti.