Nave Usa colpita da un missile al largo dello Yemen. Vertice a Palazzo Chigi sulla crisi

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Si fa sempre più alta la tensione nel Mar Rosso. Secondo quanto riferito da Ambrey, compagnia britannica specializzata in rischi marittimi, un mercantile di proprietà degli Stati Uniti è stato colpito da un missile al largo delle coste dello Yemen. Si tratta della Eagle Gibraltar, una nave portarinfuse battente bandiera delle Isole Marshall.

L’attacco è stato confermato dal comando centrale americano, che punta il dito contro gli Houthi, il gruppo di ribelli sciiti dello Yemen che da settimane attacca le navi commerciali che transitano per il Canale di Suez. Il vascello non avrebbe riportato feriti o danni significativi e sta proseguendo il suo viaggio. Due ore prima dell’attacco alla nave, le forze statunitensi avevano intercettato un missile balistico lanciato verso le rotte commerciali del Mar Rosso meridionale. Mentre un’esplosione è stata udita nel pomeriggio vicino all’aeroporto di Hodeidah, una città dello Yemen che affaccia sul Mar Rosso.

Gli Houthi tornano intanto a minacciare l’Occidente in seguito ai raid di Usa e Regno Unito. “Lo Yemen si trasformerà nel cimitero degli americani” ha detto all’agenzia iraniana Irna uno dei leader ribelli, Ali al-Qahoum. Immediata la replica del premier britannico Rushi Sunak: “Gli Houti devono riconoscere la condanna internazionale per ciò che stanno facendo e desistere. Il Regno Unito non esiterà ad agire ancora”.

Nel pomeriggio vertice a Palazzo Chigi sul tema. Un incontro, al quale hanno partecipato i ministri degli Esteri Antonio Tajani e della Difesa Guido Crosetto insieme al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, anche in vista delle prossime riunioni internazionali, a partire dal Consiglio Ue del prossimo 22 gennaio, quando verrà discussa la formazione di una forza navale europea dedicata alla protezione delle navi mercantili nell’area del Mar Rosso.

L’escalation militare nel Mar Rosso ha intanto spinto il Qatar a sospendere l’invio di petroliere che trasportano gas naturale liquefatto attraverso lo stretto di Bab el-Mandeb. Il Qatar è il secondo fornitore di Gnl in Europa e una pausa prolungata nelle forniture potrebbe portare a un nuovo aumento dei prezzi sui mercati.