Putin: “No a tregua natalizia”. Meloni: “Non abbandoneremo l’Ucraina”

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La premier Giorgia Meloni è intervenuta alla Camera per le comunicazioni in vista della riunione del Consiglio europeo di domani e venerdì, che ruota intorno alla guerra in Ucraina e all’utilizzo dei proventi degli asset russi congelati. “E’ importante il mantenimento della pressione sulla Russia che si è impantanata in una durissima guerra di posizione a costo di enormi sacrifici. Questa difficoltà è l’unica cosa che può costringere Mosca ad un accordo” ha così sottolineato la presidente del Consiglio aggiungendo: “Manteniamo chiaro che non intendiamo abbandonare l’Ucraina nella fase più delicata degli ultimi anni”.

Il primo ministro britannico Keir Starmer ha intanto annunciato la decisione di trasferire a favore dell’Ucraina in guerra 2 miliardi e mezzo di sterline d’interessi ricavati dai fondi congelati all’oligarca russo Roman Abramovich in quanto ex proprietario del Chelsea. Starmer ha ricordato l’intesa raggiunta con gli alleati europei per il congelamento generalizzato degli asset russi e ha avvertito Abramovich che il suo governo è pronto ad avviare un’azione legale per la confisca del suo intero patrimonio britannico se egli non manterrà la promessa di devolverlo a Kiev.

Mentre il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è atteso domani al Consiglio europeo a Bruxelles, che dovrà decidere tra l’altro sul finanziamento a Kiev, con l’eventuale utilizzo degli asset russi congelati, il presidente russo Putin, parlando al ministero della Difesa, ha accusato l’Occidente di avere cominciato le operazioni militari in Ucraina con l’obiettivo di provocare un crollo della Russia. “Tutti credevano che in un breve periodo di tempo avrebbero distrutto e fatto crollare la Russia”, ha osservato il leader del Cremlino. Poi ha paragonato gli europei a dei “porcellini” che si sono uniti alla politica della precedente amministrazione americana di Joe Biden nella convinzione che la Russia sarebbe crollata e nella speranza di trarne vantaggio.

La Russia respinge le richieste di una tregua natalizia, chiude alla presenza di truppe Nato in Ucraina e rifiuta qualsiasi tipo di compromesso sul Donbass. Il presidente russo Vladimir Putin ha inoltre affermato che se l’Ucraina e i suoi alleati occidentali rifiuteranno di impegnarsi in discussioni concrete nell’ambito delle trattative di pace, Mosca conquisterà con mezzi militari i territori ucraini che considera propri.

 

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