Tensione Usa–Venezuela. Sbarco di Marines nei Caraibi

Continua a salire la tensione tra gli Stati Uniti e il Venezuela: l’America nelle scorse ore ha infatti organizzato il più grande dispiegamento navale nella regione, a partire dalla crisi dei missili di Cuba nel 1962.
Il Corpo dei Marines ha condotto esercitazioni di sbarco e infiltrazione, pubblicando un filmato in cui si vede un mezzo anfibio che trasporta truppe, veicoli e attrezzature impegnato in un’operazione supportata da diversi elicotteri dai quali i militari si esercitano negli sbarchi. “Le forze statunitensi – si legge nel post su X – sono schierate nei Caraibi a supporto della missione del Comando Sud, delle operazioni dirette dal Dipartimento della Guerra e delle priorità del presidente degli Stati Uniti per contrastare il traffico illecito di droga e proteggere la patria”.
Secondo la Reuters, l’esercito americano starebbe ammodernando una ex base navale della Guerra Fredda da tempo abbandonata a Porto Rico. Potrebbero essere preparativi per operazioni prolungate contro il Venezuela. L’attività di costruzione presso l’ex base navale di Roosevelt Roads, chiusa dalla Marina oltre vent’anni fa, era in corso il 17 settembre, quando si è iniziato a liberare e riasfaltare i raccordi che conducono alla pista. Fino al ritiro della Marina nel 2004, Roosevelt Roads era una delle più grandi stazioni navali Usa al mondo.
Intanto il Pentagono ha comunicato di aver “ucciso tre narcotrafficanti” nel corso di un attacco aereo statunitense contro una presunta nave dedita al traffico di droga, proprio nei Caraibi. L’azione è avvenuta in acque internazionali. Il Dipartimento di Giustizia ha comunicato al Congresso che il presidente Trump può continuare i suoi raid contro presunti trafficanti di droga in America Latina senza essere vincolato dalla War Powers Resolution del 1973, che richiede l’approvazione del parlamento per proseguire operazioni militari ostili oltre il termine di 60 giorni. Un termine che scade proprio domani, dopo che l’amministrazione ha informato il Congresso il 4 settembre di aver condotto il primo attacco contro una presunta imbarcazione di narcotrafficanti nei Caraibi due giorni prima.
La Gerald Ford, la nave da guerra più potente del mondo, arriverà nelle acque dei Caraibi la prossima settimana e sarà accompagnata da altre tre navi da guerra, per un totale di circa 4.000 militari a bordo. E il dispiegamento di forze americano nell’area sarà significativo, tra incrociatori e cacciatorpedinieri armati di missili Tomahawk, un sottomarino a propulsione nucleare, bombardieri B 1 e B 52, elicotteri delle forze speciali. Gli armamenti disposti dagli Usa sono decisamente importanti e fanno pensare ad altro, almeno rispetto a quella che sembra essere un’operazione contro i cartelli venezuelani del narcotraffico che Trump ha detto di voler combattere per combattere il traffico di droga nel Paese.